Percorso:

Interrogazioni a risposta orale – Atto n. 3-02198 – Al Ministro dell’interno

Atto n. 3-02198 (con carattere d’urgenza)

Pubblicato il 29 dicembre 2020, nella seduta n. 288

GASPARRI , CANDIANI , RAUTI , MANGIALAVORI , CALIGIURI – Al Ministro dell’interno. -Premesso che:

con ordinanza del 9 dicembre 2020, il Tribunale di Reggio Calabria – sezione G.I.P., ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di Antonino Castorina e Carmelo Giustra, nell’ambito di un’indagine che ha rivelato (riprendendo testualmente il testo del provvedimento) “elementi inquietanti” relativi alle elezioni comunali svoltesi il 20 e 21 settembre;

nella richiesta del P.M., accolta dal giudice, si trovano contestati ben 19 capi d’incolpazione a carico dei due soggetti, per una serie di reati elettorali e numerose fattispecie di falso in atti pubblici;

in particolare, gli indagati avrebbero messo in opera un articolato, quanto pervasivo, sistema di alterazione del procedimento elettorale, sia mediante la nomina di presidenti di seggio che parrebbero compiacenti, in forza di deleghe in sostituzione da ritenersi illegittime e disposte in assenza di rinuncia dei presidenti designati; sia mediante la registrazione di voti falsi, espressi, fra l’altro, a nome di soggetti ultraottantenni ricoverati in case di cura o, addirittura, di elettori deceduti;

negli atti del procedimento penale, peraltro, vengono proiettate ombre assai significative sulla posizione del Sindaco allora in carica, poi riconfermato, Giuseppe Falcomatà;

più in dettaglio, al primo cittadino viene contestata la violazione dell’art. 20 del decreto del Presidente della Repubblica n. 570 del 1960 (il T.U. delle elezioni comunali), nella parte in cui stabilisce che in caso d’impedimento del presidente di seggio, il quale sopraggiunga in condizioni tali da non consentire la surrogazione normale, assume la presidenza il Sindaco stesso, ovvero un suo delegato;

sennonché, nella vicenda si sarebbero verificate, stando alle risultanze del procedimento penale, almeno tre anomalie: l’individuazione come delegato del consigliere comunale Castorina, soggetto candidato alla tornata del 20 e 21 settembre, e dunque in conflitto d’interessi rispetto al ruolo; la subdelega operata da Castorina verso soggetti terzi, evidentemente non consentita dall’art. 20 del decreto del Presidente della Repubblica n. 570 del 1960; la ratifica finale da parte del Sindaco, che, avvedutosi dell’irregolarità del procedimento seguito per la sostituzione dei presidenti di seggio, e sebbene avvertito dalle segreterie circa le anomalie sin da subito riscontrate, ha nondimeno fatto proprie e confermato le designazioni operate da Castorina;

nel complesso, dalla vicenda esposta, al di là dell’accertamento delle responsabilità individuali che avverrà in sede penale, emergono profili d’illegittimità di rilevanza tale da inficiare, ove confermati, l’intero procedimento elettorale e i suoi esiti;

il numero e la specie delle irregolarità e dei vizi dedotti, infatti, ben potrebbero aver alterato in misura decisiva l’espressione della volontà popolare e la stessa genuinità del voto; ciò anche considerando che Castorina è risultato il candidato più votato di tutto il centrosinistra, con oltre 1.500 preferenze, decisive per consentire alla coalizione di superare la soglia necessaria a ottenere il premio di maggioranza;

deve aggiungersi, poi, che comunque la designazione di molti presidenti di seggio in forza di deleghe irregolari configurerebbe una forma d’illegittimità originaria, suscettibile di riverberarsi, in via derivata, sugli atti successivi;

in ogni caso, i fatti riportati sin da subito rifluiscono, danneggiandola, anche sulla legittimazione democratica e sul prestigio di tutte le principali istituzioni comunali, imponendo con urgenza chiarimenti per i cittadini reggini,

si chiede di sapere:

quali iniziative intenda assumere il Ministro in indirizzo, fermi gli accertamenti in corso in sede penale e per quanto di competenza, al fine di verificare i fatti di cui alla premessa, attivando tutti i poteri conferiti dalla legge, anche di tipo ispettivo, alla luce delle gravi vicende segnalate e già risultanti dal procedimento giurisdizionale;

quali iniziative e provvedimenti intenda adottare, là dove le irregolarità riscontrate fossero confermate, al fine di assicurare la legittimità e la legittimazione delle istituzioni comunali, ristabilendo così, in ultima analisi, la libertà e genuinità del voto.

[Fonte: www.senato.it]

Questa voce è stata pubblicata in Interrogazioni.