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quotidiano.net – Isabella Rauti: “Il Pdl riapra le porte a Fini”. “Senza Alfano partito finito. Io e la Minetti siamo diverse”

La moglie di Alemanno e consigliere regionale del Lazio sul premier commenta: “Chi rappresenta il Paese deve avere uno stile di vita limpido, trasparente. Anche nel privato”

Roma, 11 ottobre 2011 – “Il Pdl riapra le porte a Fini, è insensato non farlo”. A dirlo è Isabella Rauti in una lunga intervista al settimanale A. La moglie del sindaco Gianni Alemanno e consigliere regionale del Lazio parla anche dell’attutale segretario del partito: “Alfano è bravo, funziona, è un quarantenne perbene, retto, credibile, non parla in politichese, è preparato. Un voto? Otto e mezzo. Senza di lui il Pdl rischiava di morire”.
Non manca poi un accenno al futuro del marito (“E’ fuori dalla corsa per la successione a Berlusconi, lui vuole fare il sindaco della Capitale per un altro mandato”), mentre sul rapporto tra Pdl e Lega dice: “Il Pdl sarà il perno centrale attorno al quale costruire l’alleanza e la Lega non può pensare di condizionare la politica della coalizione sull’unità nazionale”.
Per Isabella Rauti, inoltre, l’Italia è pronta per un premier donna e promuove Emma Marcegaglia. “Mi piace moltissimo – dice – E’ una capace di pensare sempre con la sua testa. Che si è liberata dai condizionamenti. Che ha dimostrato coraggio. Anche il manifesto programmatico e’ una conquista: dimostra amore per il Paese”.
La signora Alemanno torna poi sulle parole del coordinatore Pdl lombardo, il quale l’ha paragonata a Nicole Minetti scatenando una polemica. “Non siamo uguali. Ma forse per Mario Mantovani, il coordinatore del Pdl in Lombardia, era troppo complicato cogliere la differenza tra la mia storia politica e la vicenda della Minetti”, spiega.
“Una differenza che, ad esempio, mi impedisce di indossare una maglietta con quella scritta, ‘Senza sono anche meglio’. Beh, un autogol: io mi batto per rendere credibile la figura femminile, mentre lei…”.
E in merito al rapporto tra Berlusconi e le donne? “Se il premier trova venti ragazze pronte a compiacerlo c`è anche un altro problema: quelle venti ragazze e le loro venti famiglie hanno già perso la strada”. E poi Berlusconi “ha avuto troppo spesso comportamenti discutibili, ha dimenticato troppe volte la parola sobrietà” e “certo che provo disagio, fastidio, imbarazzo: sono una donna, una moglie, una madre e non posso davvero fare finta di niente. Chi rappresenta il Paese deve avere uno stile di vita limpido, trasparente. Anche nel privato”.

[Fonte: quotidiano.net]

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