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laRepubblica.it – Debutta la ‘Rete attiva per Roma’ Alemanno: “Rilancio mia candidatura” Il sindaco Alemanno con la moglie Isabella Rauti

Presentata questa mattina la nuova realtà che agirà nella capitale. La moglie del sindaco: “Si occuperà di migliorare la qualità della vita ma anche di solidarietà”. Alemanno: “C’è voglia di partecipazione oltre i partiti”. Il Pd: “E’ nato il partitino di famiglia”

E’ nata ufficialmente questa mattina la “Rete attiva per Roma”: “un’associazione di associazioni” come l’ha definita la moglie del sindaco Gianni Alemanno, Isabella Rauti, presidente di “noi per Roma” e consigliere regionale del Lazio. E il primo cittadino ha colto l’occasione per rilanciare la sua candidatura al Campidoglio: ”Oggi rilancio la mia candidatura. Sono più sicuro di non essere solo in questa grande sfida” ha detto.
Polemico il Pd che avverte per bocca di Marco Miccoli, segretario romano: “Avvertiamo il segretario del Pdl Angelino Alfano che continua il caos nel suo partito. Dopo la lista civica di Tosi a Verona, a Roma oggi è nato il partitino della famiglia Alemanno. Una finta lista civica che vede ai posti di comando proprio il sindaco Alemanno e la moglie Isabella Rauti. Ma se Tosi a Verona, forse, ha qualche minima possibilità di riuscita, per Alemanno e il suo partitino di famiglia tutto finirà tra meno di anno, quando si voterà per il Campidoglio. Ma forse il partitino Alemanno se l’è creato proprio per contrattare con Alfano la propria fuga da Roma e per ottenere qualche strapuntino in ambito nazionale”.
Intanto, a circondare il sindaco nei locali degli studio De Paolis in via Tiburtina c’era centinaia di persone. Le associazioni che hanno richiesto di aderire alla Rete sono, al momento, centoventi. A prendere la parola, a turno, volti più o meno noti del mondo dello spettacolo come Giorgio Albertazzi, Lino Banfi, Stefano Moccia, dello sport, come Petrucci e Pescante ma soprattutto della politica; Alemanno ha raccolto attorno a se’ il Pdl in tutte le sue sfaccettature, o quasi. Tra i presenti, Francesco Giro, Gianni Sammarco, Giorgio Meloni, Vincenzo Piso e Alfredo Antoniozzi, ma anche Paolo Voltaggio dell’Udc che ha precisato di aver partecipato “a titolo strettamente personale”.
“Sono molte le associazioni che hanno già aderito fino a questo momento fondativo e altre continueranno a farlo – ha spiegato il sindaco prima di lanciarsi in un comizio politico con lo sguardo rivolto al 2013 – Si apre un percorso nuovo che è di partecipazione di cittadinanza attiva, di cittadini in prima persona che si impegnano per i propri quartieri, per la propria città e per il proprio comune. Credo che oggi al di là delle ideologie e forse anche molto al di là delle forma partito, quello che vede più coinvolte le persone è la forma associativa per le proprie idee e i propri bisogni più diretti e vicini. Le associazioni meglio di qualunque altro strumento possono intercettare e rispondere a questi bisogni”.
“Questa rete di associazioni – ha proseguito Isabella Rauti – avrà un effetto moltiplicatore di quelle che da tempo sono già le attività delle varie associazioni: dall’intervento per migliorare la qualità della vita fino alla solidarietà e la sussidiarietà. Metterle in rete significa moltiplicarne gli sforzi ma anche gli effetti”.
E sul rapporto con le istituzioni, nella città governata dal consorte, ha spiegato: “Il compito di questa associazione credo sia quello anche un po’ da pungolo alle istituzioni e alle amministrazioni, perché le associazioni arrivano prima dove c’è il bisogno ma poi le istituzioni devono assumere la loro responsabilità e dare delle risposte”.
A margine della presentazione Alemanno ha aggiunto: “E’ il modo per mettere in movimento una grande voglia di partecipazione che c’è nella città. Anche se i partiti possono sembrare in crisi e la politica può essere vista male, in realtà la gente vuole partecipare alle decisioni della propria città e soprattutto si vuole rimboccare le maniche per contribuire al cambiamento. Rete attiva serve a questo, a fare in modo che non ci siano solo le istituzioni ma anche i cittadini in campo”.

[Fonte: www.larepubblica.it]

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