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la Voce di Mantova – Un tricolore di 1000 metri quadri per celebrare la Liberazione

Poggio Rusco – Ricordato il 73° dell’Operazione Herring
Consegnate le chiavi della città ai reggimenti Folgore e Nembo

laVocediMantova26aprile2018Dragoncello (Poggio Rusco) Un tricolore di mille metri quadri, che ha idealmente “abbracciato” il pubblico, accorso come sempre numeroso a questa suggestiva commemorazione: il momento più emozionante delle celebrazioni che a Poggio Rusco ricordano l’Operazione Herring è stato ovviamente l’aviolancio dei parà, impreziosito da questo ampio drappo tricolore che il colonnello Paolo Filippini ha dispiegato nel cielo al momento di scendere nei pressi della chiesa di Dragoncello.

Una celebrazione, quella dell’ultima operazione militare su suolo italiano della seconda guerra mondiale, che a Poggio Rusco e nella frazione di Dragoncello, si è contraddistinta anche quest’anno per la sua intensa partecipazione e per la sua sobrietà: davanti all’ara dei parà della frazione poggese – per assistere alla messa celebrata da don Paolo Azzini – militari di reggimenti Folgore e Nembo, paracadutisti in congedo e semplici cittadini, oltre al sindaco Fabio Zecchi, alla senatrice Isabella Rauti e alla consigliera regionale Barbara Mazzali: «Sono come sempre molto orgoglioso di assistere a momenti come questo – ha dichiarato il sindaco -. Così come è bello vedere una grande presenza di giovani, tra cui i componenti del consiglio comunale dei ragazzi. I giovani sono spesso additati come senza valori, ma non è così: se portati a conoscere gli aspetti più importanti della nostra storia sanno valorizzarli con l’entusiasmo e la freschezza della loro giovane età». La celebrazione è proseguita, dopo la messa e l’aviolancio, a Poggio Rusco, dove i reggimenti Folgore e Nembo hanno ricevuto dal primo cittadino podiense le chiavi della cittadina, a conferma di un rapporto di amicizia che si sta consolidando sempre più nel tempo, nel nome di quesi giovani che non esitarono a mettere in gioco la loro vita per la libertà della nostra nazione.

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