Percorso:

Interrogazioni a risposta scritta – Atto n° 4-04917 – Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti

Atto n. 4-04917

Pubblicato il 24 febbraio 2021, nella seduta n. 299

FAZZOLARI , CALANDRINI , DE CARLO , GARNERO SANTANCHE’ , URSO , LA PIETRA , RAUTI , TOTARO , IANNONE – Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -Premesso che:

nei giorni scorsi è stata portata all’attenzione dell’opinione pubblica la poco chiara questione dell’approvvigionamento di mascherine da parte del commissario per l’emergenza Domenico Arcuri e delle indagini giudiziarie in corso sulla vicenda;

è così emersa la figura di Mario Benotti, presunto mediatore che, dalla trattativa per l’acquisto di mascherine presso fornitori cinesi, sembrerebbe aver ricevuto un compenso di 12 milioni di euro per la mediazione effettuata;

dal curriculum vitae di Mario Benotti, facilmente consultabile on line sul proprio sito personale, alla voce “formazione” si evince che lo stesso abbia conseguito una laurea in giurisprudenza presso l’università “La Sapienza” di Roma;

sempre dal curriculum vitae di Mario Benotti, emergono docenze universitarie, incarichi in consigli di amministrazione e, soprattutto, numerose collaborazioni politiche e istituzionali, tra le quali si possono citare quella di “capo della segreteria particolare e consigliere per gli affari politici ed istituzionali del Sottosegretario di Stato con delega alle politiche e agli affari europei, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri”, quella di “consigliere del Ministro del lavoro e delle politiche sociali” e, in particolare, quella di “consigliere giuridico dell’ufficio di gabinetto del Ministero delle infrastrutture e trasporti”;

nel corso degli approfondimenti condotti dalle varie testate giornalistiche, sono emersi particolari e sono stati mostrati documenti che comprovano come Mario Benotti non abbia mai conseguito alcuna laurea presso “La Sapienza”; né, d’altra parte, risulta che abbia conseguito analogo titolo di studio presso altre università, circostanza ribadita da diversi organi d’informazione;

è certamente un fatto grave e deprecabile che incarichi di consulenza in ambiti istituzionali siano stati affidati a persona che esibisca un falso curriculum vitae, con la conseguenza che la stessa possa aver accesso a documenti o altro materiale riservato o svolga la propria attività in ambiti sensibili e politicamente rilevanti, in spregio di qualsiasi basilare norma di sicurezza relativa all’attività dei vertici istituzionali del nostro ordinamento;

a tal proposito, assume particolare rilevanza la vantata collaborazione come consigliere giuridico presso l’ufficio di gabinetto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ruolo per il quale il possesso di una laurea in giurisprudenza risulta essere elemento essenziale;

ancora, in un approfondimento televisivo del 14 febbraio, è stato parzialmente esibito un documento che sembrerebbe provare l’affidamento della consulenza giuridica al signor Mario Benotti, anche sulla base dell’esibizione del suo curriculum vitae, come evidenziato nelle premesse all’atto di affidamento dell’incarico stesso;

in tale reportage giornalistico, lo stesso ex Ministro delle infrastrutture, interrogato in merito, non ha smentito l’affidamento della consulenza al signor Benotti, facendo anzi riferimento alla circostanza per la quale il medesimo “si era separato dal sottosegretario Gozi”, esponente del suo stesso partito, e che la sua nomina come consulente avrebbe rappresentato “una deroga”;

ad aumentare i dubbi e le opacità intorno a tale consulenza, nel corso dell’intervista l’ex Ministro ha affermato come “la verifica dei titoli non è compito della struttura”, lasciando quindi intendere che ogni curriculum vitae presentato non sia soggetto a controllo o che in realtà non sia necessario alcun titolo per ricoprire l’incarico di consulente giuridico presso il gabinetto del Ministro,

si chiede di sapere:

se il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro in indirizzo, ciascuno per quanto di propria competenza, possano confermare l’affidamento di incarichi di consulenza al signor Mario Benotti;

se preventivamente ne abbiano verificato la sussistenza dei requisiti professionali e delle capacità in base alle quali sono state affidate tali consulenze;

se le competenze necessarie per l’espletamento dell’incarico conferito al signor Benotti non fossero già presenti o ravvisabili all’interno degli organici ministeriali, escludendo in tal modo la necessità di un ricorso a personale esterno;

per quale motivo non sia stato sottoposto a verifica il curriculum vitae presentato dal signor Benotti e quale sia la procedura da adottare in tali casi;

sulla base di quali elementi e di quale comprovata esperienza siano stati affidati gli incarichi di consulenza citati;

quali siano stati i compensi percepiti dal signor Benotti;

quali siano state le mansioni svolte, quale ruolo abbia avuto nell’ambito dell’espletamento del suo ruolo di consulente e quali temi o dossier abbia trattato.

[Fonte: www.senato.it]

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