Percorso:

Interrogazione a risposta scritta – Atto n. 4-05615 – Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e della difesa

Atto n. 4-05615

Pubblicato il 10 giugno 2021, nella seduta n. 335

CIRIANI , RAUTI , FAZZOLARI , BALBONI , BARBARO , CALANDRINI , DE BERTOLDI , DE CARLO , DRAGO , GARNERO SANTANCHE’ , IANNONE , LA PIETRA , LA RUSSA , MAFFONI , NASTRI , PETRENGA , RUSPANDINI , TOTARO , URSO , ZAFFINI – Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e della difesa. -Premesso che:

il viaggio della delegazione al seguito del Ministro della difesa, Lorenzo Guerini, a Herat, in Afghanistan, per il saluto finale ai militari italiani che stanno smobilitando la base di Camp Arena, si è trasformato in un caso diplomatico tra Italia ed Emirati arabi;

il Boeing 767 dell’Aeronautica militare con a bordo oltre 40 giornalisti di varie testate, staff degli uffici stampa e militari è stato, infatti, costretto ad atterrare all’aeroporto di Dammam, in Arabia saudita, vedendosi negata l’autorizzazione al sorvolo sugli Emirati arabi, nonostante il piano di volo fosse già stato accordato;

la sosta forzata è durata oltre 3 ore durante le quali nessuno ha potuto lasciare l’aereo, lasciando i presenti senza spiegazioni plausibili sulle motivazioni di questo gesto inaspettato quanto gravemente offensivo nei confronti dello Stato italiano, trattandosi di una delegazione al seguito di un Ministro della Repubblica;

l’aereo ha, dunque, dovuto fare rifornimento e attendere l’effettuazione del pagamento dall’Italia del carburante prima di riprendere il volo seguendo la rotta sud che non prevede il sorvolo del territorio emiratino e che dura circa 10 ore a fronte delle 6 previste;

considerato che:

l’episodio, a giudizio degli interroganti increscioso e gravissimo, apparentemente immotivato e senza preavviso, mina fortemente i rapporti tra l’Italia e gli Emirati arabi, testimoniati anche dall’ospitalità concessa presso l’aeroporto militare di Al Minhad (Dubai) ad una task force dell’Aeronautica militare italiana;

si è in attesa di conoscere la risposta dell’ambasciatore emiratino, convocato dalla Farnesina, al quale sono stati manifestati “la sorpresa e il forte disappunto per un gesto inatteso che si fa fatica a comprendere”,

si chiede di sapere:

se anche il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, che viaggiava con volo diverso, si è visto rifiutare il passaggio nei cieli degli Emirati;

se i Ministri in indirizzo non ritengano che questo comportamento, che compromette fortemente il prestigio della nazione e poco rispettoso dell’autorevolezza del Governo italiano, vada indagato con misure più incisive della doverosa convocazione dell’ambasciatore emiratino;

quali iniziative concrete il Governo intenda assumere nei confronti degli Emirati arabi e dell’Arabia saudita, se è vero che abbia preteso il pagamento immediato del carburante mostrando scarsa fiducia nel credito internazionale dell’Italia, anche per evitare che in futuro possano verificarsi episodi così umilianti per il nostro Paese.

[Fonte: www.senato.it]

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