Percorso:

AGI – IN = Calderoli, Bonetti, Zan, Provenzano, Rauti, Turci (4) =

(AGI) – Roma, 28 ott. – Isabella Rauti non ha dubbi. La senatrice di Fratelli d’Italia nega in via tassativa che vi possano essere dei problemi per la comunita’ Lgbt, perche’ – spiega in un colloquio con La Stampa – “il codice penale prevede gia’ gli strumenti giuridici” per proteggere da violenze o condotte discriminatorie e la norma voluta dal centrosinistra era diventata una “legge-manifesto” a causa della “arroganza faziosa e ostinata delle forze di centrosinistra. Ma questo furore ideologico e’ stato sconfitto”, dice con una certa soddisfazione. Anche perche’, sottolinea, “lo scopo del Ddl Zan era rendere un reato un’opinione differente. Nell’art. 4 del Ddl Zan c’e’ la clausola che ribadisce la punibilita’ delle opinioni che potrebbero generare concreto pericolo di discriminazioni o violenze: chi decide cosa incita alla violenza e cosa no? Questo avrebbe lasciato al magistrato giudicante prerogative infinite, un potere discrezionale lasciato ai giudici. Di fatto, con la legge Zan anche dire – per esempio – che un bambino ha diritto ad avere un padre e una madre sarebbe suscettibile di diventare un reato”, perche’ secondo Rauti “la legge dovrebbe descrivere puntualmente la condotta illecita, questo nel testo non c’e’. E’ difficile capire dove finisce la legittima espressione di un pensiero e dove comincia il reato”, conclude la senatrice di FdI. Cosa pensa la cantante Paola Turci sul fatto che il Ddl Zan e’ stato affossato al Senato e una parte dei parlamentari si e’ alzata urlando e applaudendo? “Il peggio possibile”, risponde in un’intervista a La Stampa, “ho trovato gli applausi e gli sfotto’ delle espressioni miserabili, indegne di un popolo che si definisce democratico e civile. I diritti umani sono di tutti ed e’ stato davvero penoso assistere a quello spettacolo.
Alcuni partiti si definiscono liberali ma mi sa che non lo sono affatto. Anzi siamo sempre piu’ allineati ai paesi europei autoritari. Alla Russia, alla Turchia dove vigono sistemi nei quali non mi riconosco”. Secondo Turci, questo modo di fare “la dice sulla situazione dei partiti”. Poi, guardando al Pd osserva: “C’e’ un centro sinistra sempre piu’ diviso e sgretolato; questa poteva essere una loro battaglia e hanno fatto ben poco. Il voto segreto penso che ci dica questo e la definizione di partiti liberali non e’ esatta perche’ all’interno ci sono troppe anime diverse” mentre “nei fatti attuano altre strategie e il sospetto e’ quello che il centro sinistra si sia sgretolato e probabilmente la maggior parte del centro sinistra confluira’ in un altro calderone che non conosciamo ancora”, conclude Turci. (AGI)Rm3/Mos
280729 OCT 21
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