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7Colli.it – Rauti e Procaccini (FDI), Italexit non è più follia

Convegno online ieri pomeriggio per parlare di Europa. E di cosa ci fa l’Italia in questa Unione che nel momento del bisogno sembra averci voltato le spalle. A promuovere l’iniziativa Federico Rocca, componente dell’esecutivo romano di Fratelli d’Italia e per l’occasione moderatore dell’evento. Che ha visto come ospiti d’onore la senatrice Isabella Rauti e il parlamentare europeo Nicola Procaccini. Il tutto in videoconferenza, come è d’obbligo fare oggi al tempo del coronavirus. Presenti tra gli altri anche Francesco Capasso di Magnitudo Italia e Luca Fimiani presidente dell’associazione Cultura Italia. E Michel Maritato, anche lui aderente a Fratelli d’Italia e presidente di Assotutela. Che ha aperto una finestra importante sugli Eurobond e sul sistema creditizio. Che in questa crisi sanitaria ma anche economica sta assumendo un’importanza sempre più centrale. Visto che imprese e famiglie sono sul lastrico e ottenere linee di credito dalle banche sta diventando praticamente impossibile. Insomma, al convegno di ieri Quale futuro per questa Europa di carne al fuoco ce n’era tanta. E gli spunti critici e di proposta non sono mancati. Compresa una apertura all’Italexit, l’uscita dell’Italia dal’Unione.

Quale futuro per questa Europa. E dal convegno spunta l’Italexit

Al convegno di ieri dal titolo Quale futuro per questa Europa si è parlato di un destino comune. Quello dei Popoli europei, che la burocrazia e la tecnocrazia hanno tradito. Consegnandoci l’Unione come è oggi, chiusa nei suoi egoismi. E incapace di fare fronte comune alle difficoltà. Siamo stati sempre europeisti per la nostra visione identitaria, ha spiegato Isabella Rauti. Ma crediamo nell’Europa dei Popoli e delle Patrie. Che comprende anche le diverse identità locali. E nell’Europa Cristiana che è culla della nostra civiltà. È evidente che oggi l’Europa va ridisegnata, ma non possiamo rinunciare alla sua vocazione millenaria. Noi puntiamo a una confederazione degli Stati europei, in cui gli interessi nazionali vanno salvaguardati. Invece oggi paghiamo dei costi altissimi per questa Unione, anche in termini economici e finanziari. Ho letto un bel libro di Gennaro Sangiuliano, prosegue la Rauti. Si intitola Ciao globalizzazione, e vale più di mille parole. Per sfatare i miti di una certa sinistra che ci hanno condotti fino a questo punto. Bisogna ritrovare ciò che Sangiuliano chiama il coraggio della Tradizione. In una parola affrontare il futuro partendo dalle nostre radici.

Italia isolata all’Eurogruppo. Ora sarà tutto più difficile 

Storia e prospettive nel convegno di ieri dal titolo Quale futuro  per questa Europa. Ma anche attualità politica, a cominciare da quanto successo all’Eurogruppo e alle polemiche per il via libera dato dall’Italia al MES. Con sullo sfondo anche la possibilità di minacciare l’Italexit. Ne ha parlato Nicola Procaccini, europarlamentare di Fratelli d’Italia, partito che aderisce al gruppo dell’ ECR (Conservatori e Riformisti Europei). L’Italia è sostanzialmente isolata, ha sostenuto Procaccini. Perché negli anni il dogma di questa Europa a trazione franco tedesca non è mai stato messo in discussione. Così non ci siamo alleati con gli altri Paesi mediterranei. E nemmeno con il ‘blocco dell’Est’, quelli che sono arrivati in seconda battuta. E oggi siamo rimasti schiacciati. Il MES è un meccanismo infernale, e abbiamo costo cosa è successo in Grecia. In più si tratta di garanzie date con il nostro debito pubblico a Banche private. Che chiederanno indietro il denaro con un conto salato. Il 23 aprile ci sarà il Consiglio d’Europa con tutti i Capi di Stato del vecchio continente. Conte deve pretendere gli Eurobond anche se non sarà per niente facile. Se no dovremo fare da soli. Magari come ha suggerito Tremonti. Con titoli a scadenza a 50 anni. Un po’ come l’oro alla Patria, ma una soluzione va trovata. Infine l’Italexit. Certo, pensare di uscire dall’Unione ora fa tremare le vene nei polsi. Ma mentre fino a qualche mese fa la consideravo poco più di una battuta, adesso non è più follia. Se saremo messi definitivamente all’angolo e bisognerà scegliere. Tra un cappio che ci soffoca e una libertà rischiosa, non è detto che dovremo per forza impiccarci all’Europa. Infine la Rauti e Procaccini hanno condannato gli attacchi di Giuseppe Conte a Giorgia Meloni in diretta TV a reti unificate. Si commentano da soli, gli Italiani hanno capito.

[Fonte: www.7colli.it]

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