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Ordine del giorno
Discussione dalla sede redigente dei disegni di legge:
Deputati Giorgia MELONI ed altri. – Introduzione dell’obbligo di installazione di dispositivi per prevenire l’abbandono di bambini nei veicoli chiusi (Approvato dalla Camera dei deputati) (766)
– BERTACCO ed altri. – Introduzione dell’obbligo di un dispositivo acustico e luminoso collegato ai sistemi di ritenuta per bambini previsti dal comma 1 dell’articolo 172 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (406)
– Maria Alessandra GALLONE ed altri. – Modifica all’articolo 172 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di applicazione di dispositivi per prevenire l’abbandono di bambini a bordo dei veicoli (415)
– NENCINI. – Modifiche al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, per garantire l’incolumità dei ciclisti, degli automobilisti e dei minori (557)
– Caterina BINI ed altri. – Misure per favorire l’utilizzo di dispositivi di allarme finalizzati a prevenire l’abbandono di bambini a bordo dei veicoli (704)
– Loredana DE PETRIS. – Modifica all’articolo 172 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di applicazione di dispositivi per prevenire l’abbandono di bambini a bordo dei veicoli (767)
– Relatori DESSI’ e RUSPANDINI (Relazione orale)
RESOCONTO STENOGRAFICO
RAUTI (FdI). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RAUTI (FdI). Signor Presidente, non è la prima volta che intervengo in Aula, ma – lo voglio dire con sincerità – fa un certo effetto discutere e prendere la parola su un provvedimento che chiama in causa sentimenti ed emotività. Come è stato già ricordato, infatti, questo provvedimento è una reazione ed una risposta a delle sciagure che la cronaca ci ha restituito in più di un caso, e non si tratta di numeri ma di bambini.
Inviterei i colleghi a fare un po’ di silenzio, considerato il tema.
PRESIDENTE. Che cosa succede?
RAUTI (FdI). Chiedevo un po’ di silenzio, non per me, ma per il tema di cui stiamo discutendo, perché mi sembra appropriato.
PRESIDENTE. Prego, senatrice. Non mi pare fosse troppo disturbato il suo intervento.
In ogni caso, prosegua pure.
RAUTI (FdI). L’ultima sciagura in ordine di tempo è quella di una bambina scomparsa il 18 maggio 2018 in provincia di Pisa, e non è l’unico episodio.
Si parla in questi casi giornalisticamente di drammatiche fatalità; si parla di un eccesso paradossale e incomprensibile di distrazione e dell’effetto devastante di condizioni di stress emotivo e psicofisico. Non sta a noi giudicare. Si parla tecnicamente di amnesia dissociativa e questa espressione viene esplicitata anche nell’articolo 2 del disegno di legge, al quale voglio fare riferimento. L’articolo 2 prevede, infatti, che sia fornita un’informazione adeguata sull’obbligo e sulle corrette modalità di utilizzo dei dispositivi di allarme per prevenire l’abbandono di bambini, previsti dall’articolo 1, e sui rischi derivanti dall’amnesia dissociativa. È anche prevista la copertura finanziaria dei relativi oneri. La disposizione specifica, infine, che i messaggi delle campagne costituiscono messaggi di utilità sociale; anche questo è un valore aggiunto del provvedimento che ci accingiamo ad approvare, in cui chiediamo dunque informazioni sui dispositivi, coperture finanziarie e una pubblicità che informi.
Oggi la politica, rispetto alla sua vocazione principale, ha allora la grande occasione di fare una cosa concreta che può salvare una e più vite. Il collega Ruspandini ha ricordato a quest’Aula i sette casi di bambini che sono scomparsi. Non voglio inchiodare la vostra emotività, ma questi casi non ci sarebbero stati se ci si fosse stata in questo Paese una legge apposita che avrebbe potuto impedirli, aiutando quei genitori. (Applausi dal Gruppo FdI).
Quello che ci accingiamo a fare è allora approvare una legge salva-bebè, un salvavita, un provvedimento sacrosanto nel quale tutti dobbiamo credere.
Voglio ricordare che il 21 maggio 2018 il Gruppo Fratelli d’Italia ha presentato in Parlamento la proposta di legge che prevede l’obbligo per tutti gli autoveicoli su cui viaggiano i bambini di installare dispositivi dotati di un segnale sonoro e/o luminoso che allerti il conducente di una situazione di rischio e di pericolo, nel caso in cui i bambini restino all’interno del veicolo. È la risposta alla terribile espressione «amnesia dissociativa», quel blackout della memoria che nessuno può spiegare, che ha creato i casi di cui stiamo parlando.
Si tratta di un segnale positivo che la politica ha dato, che ha visto i Gruppi parlamentari seguire l’appello lanciato da Giorgia Meloni, prima firmataria alla Camera di questo provvedimento, affinché questa proposta fosse sostenuta e si scegliesse un iter veloce di approvazione. È stato un appello accorato, che è stato raccolto da tutti e questo – ripeto – è un bel segnale dato dalla politica. È un segnale perché i tempi sono stati rapidi, sia alla Camera che al Senato – agosto e poi settembre nelle Commissioni competenti – e per questo ringraziamo tutti coloro che si sono impegnati personalmente.
L’appello è stato raccolto e oggi siamo in grado di dare un segnale concreto – vado a concludere, Presidente – e, una volta tanto, di far fare bella figura alla politica, non in quest’Aula, ma fuori. Abbiamo infatti la possibilità di offrire un’immagine del Parlamento che vada oltre il bipartisan e la trasversalità, che sarebbero già due buoni valori; abbiamo la possibilità, in comunità di intenti, di dare a questo Paese una misura per salvare delle vite umane e, se anche ci fosse un caso soltanto (ma sono molti di più, stando alle cronache), non solo avremmo svolto il nostro dovere, quello che ci porta qui a rappresentare i cittadini, ma avremmo assicurato un servizio al Paese, ai bambini e ai genitori.
Non è allora un appello fatto soltanto al cuore, ma alla nostra responsabilità sociale, collettiva e politica (Applausi dai Gruppi FdI e M5S).
Resoconto stenografico della 39ª seduta pubblica del 25 settembre 2018
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