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Nova – Violenza donne: Rauti (Fd’I), malattia sociale da sradicare con impegno collettivo

Roma, 25 nov – (Nova) – Le violenze di genere sono “un fenomeno ancora sommerso. Le donne le subiscono tra le mura domestiche ma anche nei luoghi di lavoro”. Lo ha detto la senatrice di Fd’I Isabella Rauti nel corso di “No alla violenza. Il grido delle donne”, l’evento con il quale il Senato si unisce alle iniziative per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. “Ci sono alcuni uomini maltrattanti seriali e recidivi e ci sono quelli che uccidono le donne perche’ sono donne o perche’ hanno detto un no. E non e’ un raptus ma il culmine di una catena reiterata di violenze – ha spiegato -. E poi ci sono quelli che le sfruttano sessualmente, se ne parla poco ma il fenomeno della tratta e’ imponente. Ci sono organizzazioni criminali internazionali che riducono le donne in schiavitu’. Nei giorni scorsi l’Autorita’ giudiziaria ha smantellato una rete criminale nigeriana ramificata in tutta Italia che commerciava ragazze giovanissime, imponeva riti macabri, le privava dei documenti, dell’identita’ e le costringeva alla prostituzione o all’accattonaggio. Queste donne sono state liberate da una spirale di violenze e maltrattamenti che annienta ma non sappiamo quante altre restano prigioniere dei loro aguzzini; queste invisibili difficilmente riescono a denunciare, bisogna far emergere il sommerso che le circonda, perseguire i trafficanti degli esseri umani e percorrere le strade che utilizzano per il reclutamento e cercare di riconoscere i cosiddetti indicatori dei casi di tratta, senza sottovalutare nessun segnale di rischio potenziale”. Per Rauti “la violenza sulle donne non e’ un fatto privato che riguarda le vittime ma una malattia sociale da sradicare con un impegno collettivo ed una rivoluzione culturale, di costume e di mentalita’. Combattere le violenze di genere e’ una sfida che coinvolge tutti ed affida ad ognuno un compito. Dobbiamo rendere giustizia a tutte le vittime di violenza e punire gli autori dei reati con pene certe e senza sconti; dobbiamo aiutare le donne che subiscono violenza affinche’ non si sentano sole; sostenerle anche dopo che sono uscite dall’incubo e devono ricostruire la propria esistenza, tornare a fare progetti di vita e speriamo, riuscire ancora a sognare ed innamorarsi”, ha concluso. (Rin)
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