Percorso:

Interrogazioni a risposta orale – Atto n. 3-02361 – Al Ministro dell’economia e delle finanze

Atto n. 3-02361

Pubblicato il 24 marzo 2021, nella seduta n. 307

DE BERTOLDI , CIRIANI , RAUTI , BARBARO , CALANDRINI , DE CARLO , FAZZOLARI , GARNERO SANTANCHE’ , IANNONE , LA PIETRA , MAFFONI , NASTRI , PETRENGA , RUSPANDINI , TOTARO , URSO , ZAFFINI – Al Ministro dell’economia e delle finanze. -Premesso che:

l’Associazione nazionale dei commercialisti, unitamente al Sindacato nazionale e all’Unione italiana commercialisti, denuncia il fatto che l’adempimento in scadenza il 10 marzo 2021, relativamente alla conservazione delle fatture elettroniche per l’anno d’imposta 2019, si sta rivelando per i professionisti e le imprese più problematico del previsto, a causa delle continue e numerose segnalazioni in merito al malfunzionamento del portale “Fatture e Corrispettivi” dell’Agenzia delle entrate, che da diversi giorni (prima della data di scadenza) è soggetto a continui blocchi (che sembrerebbero dovuti ad aggiornamenti in corso) che rendono oltremodo difficoltoso il caricamento in conservazione sostitutiva delle fatture;

al riguardo, nonostante i rappresentanti della categoria dei commercialisti avessero già denunciato la farraginosità di una procedura che può comportare il caricamento manuale delle fatture, con limiti agli invii giornalieri e al numero di documenti (i quali comunque sono già in possesso dell’Agenzia delle entrate), chiedendo al contempo un provvedimento urgente di proroga che spostasse (così come avvenuto per il servizio di consultazione fatture elettroniche) il termine previsto (senza dover costringere i professionisti e le imprese ad una corsa contro il tempo per riuscire a rispettare la scadenza), l’amministrazione finanziaria non ha posto alcuna attenzione all’accaduto, neanche per assicurare il regolare funzionamento delle procedure, in mancanza del quale evidentemente i contribuenti non sono stati messi nella condizione di adempiere alla scadenza del 10 marzo;

il servizio che l’Agenzia delle entrate mette a disposizione gratuitamente, evidenziano ancora i rappresentanti dei commercialisti, prevede inoltre che la conservazione si attivi automaticamente solo dal giorno successivo all’adesione da parte del contribuente, determinando con ciò che tutte le fatture transitate allo SDI prima della data di adesione al servizio dovranno essere portate in conservazione mediante caricamento manuale; un’operazione indubbiamente complessa e farraginosa, con un sistema che impone limiti agli invii giornalieri e al numero di documenti che possono essere caricati per un singolo invio, fatto che dimostra (ancora una volta) quanto siano lontane le procedure snelle e veloci, da molti anni annunciate dall’amministrazione finanziaria e nella realtà mai effettivamente realizzate, in grado di consentire ai professionisti di dare seguito adeguatamente ai diversi ed esorbitanti numeri di adempimenti fiscali previsti dall’ordinamento tributario italiano;

la vicenda (peraltro non nuova, essendosi nel passato verificati numerosi problemi connessi ai sistemi informatici dell’Agenzia delle entrate, che hanno determinato disservizi e difficoltà per gli adempimenti fiscali dei contribuenti), a giudizio degli interroganti, mette in luce ancora una volta le distanze, spesso siderali, esistenti nel nostro Paese tra fisco e contribuente, alimentate da situazioni come quella riportata, che indubbiamente non contribuiscono a migliorare il rapporto di fiducia e correttezza, anche e soprattutto a causa delle difficoltà tecnico-informatiche oltre che interpretative delle norme, connesse all’elevatissimo numero di adempimenti fiscali, determinati dalla pressione fiscale esistente in Italia, fra le più elevate al mondo,

si chiede di sapere:

quali valutazioni il Ministro in indirizzo intenda esprimere con riferimento a quanto esposto;

se non convenga che la denuncia proveniente dall’Associazione nazionale dei commercialisti, dal Sindacato nazionale dei commercialisti e dall’Unione italiana commercialisti, relativa al malfunzionamento del portale “Fatture e Corrispettivi” dell’Agenzia delle entrate, sia condivisibile e fondata, con effetti negativi che hanno penalizzato i commercialisti nell’adempiere al compito di caricare, mediante conservazione sostitutiva, le fatture, rispettando pertanto la scadenza prevista del 10 marzo;

in caso affermativo, quali iniziative urgenti di competenza intenda assumere, al fine di prevedere uno slittamento del termine del 10 marzo, prorogando i termini dell’adempimento e realizzando, al contempo, un intervento finalizzato a superare le criticità delle procedure.

[Fonte: www.senato.it]

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