Percorso:

Interrogazione a risposta scritta – Atto n. 4-06014 – Ai Ministri della salute e delle politiche agricole alimentari e forestali

Atto n. 4-06014

Pubblicato il 16 settembre 2021, nella seduta n. 360

DE CARLO , LA PIETRA , GARNERO SANTANCHE’ , RUSPANDINI , DE BERTOLDI , CALANDRINI , MAFFONI , PETRENGA , RAUTI – Ai Ministri della salute e delle politiche agricole alimentari e forestali. -Premesso che:

recentemente è stato pubblicato il rapporto “The Nutri-Score: A Science-Based Front-of-Pack Nutrition Label” dell’Agenzia IARC – OMS, il quale sottolinea la superiorità del Nutri-Score rispetto ad altre etichette nutrizionali e ne chiede l’adozione diffusa e sistematica in Europa per aiutare, anche, i consumatori a ridurre il rischio di malattie non trasmissibili come il cancro; il rapporto dichiara chiaramente che l’etichetta a semaforo francese, realizzata per valutare la qualità nutrizionale dei prodotti alimentari, è uno strumento efficace per indirizzare i consumatori verso scelte alimentari più sane e verso un’educazione alimentare di prevenzione al cancro;

nel comunicato dello IARC si legge che: “Analisi epidemiologiche condotte in Europa hanno dimostrato che le persone abituate a consumare una quantità di alimenti con valutazioni Nutri-Score poco favorevoli hanno un rischio maggiore di cancro, oltre a un rischio più elevato di mortalità complessiva dovuta a tumori e malattie dell’apparato circolatorio, respiratorio e digerente”;

considerato che il “Nutri-score” è un modello, sviluppato da un centro di ricerca privato francese e riconosciuto dal Governo francese, che utilizzando l’immagine di un semaforo, assegna un colore, e dunque un “via libera” o meno, ad ogni alimento in base al livello di zuccheri, grassi e sale, calcolati su una base di riferimento di 100 grammi di prodotto e non sul quantitativo reale necessario per il consumo e l’utilizzo in cucina; relativamente al “Nutri-Score” sono molteplici le critiche che arrivano dal mondo scientifico, fra cui quella presentata dall’ANSES (National Agency for Food, Environmental and Occupational Health & Safety) che ne ha analizzato i punti di debolezza, evidenziandone un livello di prove scientifiche insufficiente per dimostrare la sua pertinenza in materia di nutrizione ai fini della tutela della salute pubblica;

tenuto conto che il modello in esame rischia di penalizzare fortemente i prodotti della dieta mediterranea, mentre sono numerosi e solidi gli studi che confermano come, invece, un’alimentazione basata sulla dieta mediterranea costituisca una delle migliori forme di prevenzione delle malattie non trasmissibili, perché privilegia il consumo vario ed equilibrato di tutti gli alimenti, senza alcuna discriminazione, nelle giuste quantità e frequenze;

visto che l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, IARC, è un organismo internazionale che conduce e coordina la ricerca sulle cause del cancro e sui meccanismi della carcinogenesi, parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), delle Nazioni Unite, ma ha sede a Lione, in Francia, nazione cui appartiene l’idea del Nutri-Score e visto che il modello in esame sostenuto dallo IARC rischia di penalizzare fortemente i prodotti base della dieta mediterranea, nel lungo periodo tenderà a premiare la grande distribuzione e le multinazionali che si dedicheranno alla produzione di cibo sintetico, la cui composizione sarà manipolata in modo tale da rispondere ai parametri costruiti a tavolino, peraltro inadeguati a garantire i corretti apporti nutrizionali, la salubrità degli alimenti e conseguentemente la salute pubblica;

preoccupati per la salute pubblica e per la salute delle produzioni alimentari nazionali,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della problematica illustrata in premessa e se non intendano affrontare la questione facendo fronte comune per la difesa della salute pubblica nazionale e delle produzioni agroalimentari italiane;

se, sulla base di quanto illustrato, non abbiano già un documento scientifico che permetta all’Italia di difendersi in Europa e di chiarire ed eventualmente smentire quanto dichiarato dallo IARC e qualora non vi fosse, se non vogliano commissionarne uno in somma urgenza prima che sia realizzata la strategia europea del “Farm to Fork”, secondo la quale auspicabilmente entro il mese di maggio 2022 sarà imposta a livello europeo un’etichettatura nutrizionale armonizzata e obbligatoria.

[Fonte: www.senato.it]

Questa voce è stata pubblicata in Interrogazioni.