Percorso:

Interrogazione a risposta scritta – Atto n. 4-04158 – Ai Ministri dell’economia e delle finanze e delle infrastrutture e dei trasporti

Atto n. 4-04158

Pubblicato il 5 ottobre 2020, nella seduta n. 260

DE BERTOLDI , GARNERO SANTANCHE’ , LA PIETRA , RAUTI , TOTARO , URSO , CIRIANI – Ai Ministri dell’economia e delle finanze e delle infrastrutture e dei trasporti. –

Premesso che:

secondo quanto risulta da un articolo pubblicato sul quotidiano “La Stampa” il 26 settembre 2020, le misure contenute nel decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (cosiddetto decreto rilancio), relative al super bonus (l’agevolazione fiscale prevista che eleva al 110 per cento l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021) per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, d’interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, non sono ancora effettivamente operative, a causa di una serie di complessità burocratiche connesse all’emanazione dei decreti attuativi, che stanno determinando incertezze e sconforto nel settore dell’edilizia residenziale;

all’interno dell’articolo è riportata la denuncia del vicepresidente dell’Ordine degli ingegneri di Torino, Fabrizia Giordano, secondo la quale nessun intervento significativo è stato ancora effettuato nel settore edile nell’ambito delle nuove misure fiscali approvate dal decreto rilancio, in quanto i proprietari degli immobili preferiscono attendere che la normativa specifica possa essere più semplice e chiara; ciò conferma, a giudizio degli interroganti, l’evidente difficoltà da parte del Governo e dei Ministeri dell’economia e delle finanze e delle infrastrutture e dei trasporti nel gestire l’intero quadro normativo che, a partire dallo scorso marzo ad oggi, è stato approvato dal Parlamento, nell’ambito dei decreti-legge connessi all’emergenza epidemiologica COVID-19;

l’Ordine degli ingegneri, al riguardo, evidenzia l’impossibilità di redigere addirittura i contratti, a causa delle difficoltà interpretative, aggiungendo inoltre come il mercato immobiliare si stia muovendo in modo disordinato, con una comunicazione da parte del Governo molto propagandistica e distante dalla realtà;

ulteriori criticità si rinvengono, inoltre, nelle paradossali richieste del sistema bancario, nel pretendere addirittura 37 documenti (tra cui la progettazione definitiva) agli operatori del settore, pretese i cui effetti determinano l’impossibilità di istituire le pratiche, considerato che proprio gli istituti di credito dovrebbero accollarsi il credito d’imposta previsto dalla normativa;

le conseguenze di tale evidente impasse normativa hanno spronato gli ordini degli architetti e degli ingegneri ad inviare una lettera alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al fine di prevedere il riconoscimento degli anticipi professionali per le spese tecniche da parte degli istituti bancari, valutato che le criticità operative stanno già incidendo pesantemente sulla grave condizione economica degli studi tecnici, che rischia di compromettere seriamente l’attuazione del super bonus;

gli istituti bancari e finanziari, sostengono i rappresentanti degli Ordini, non contemplano, infatti, alcun meccanismo economico di anticipo degli oneri relativi alle prestazioni professionali, fondamentali per l’avvio dell’attività progettuale, aggiungendo inoltre che potenzialmente tali interventi possono rappresentare un’importante opportunità per riqualificare il proprio patrimonio immobiliare, specie nei condomini dove non ci sono adeguati sistemi di riscaldamento;

a giudizio degli interroganti, le valutazioni critiche da parte degli ordini citati, indubbiamente condivisibili, confermano nuovamente la scarsa capacità del Governo e dei Ministeri nell’incidere in termini effettivi sulle reali esigenze del Paese in questa gravissima fase sanitaria ed economica;

gli accordi sottoscritti con i grandi player a discapito dei lavoratori autonomi e professionisti, anche in quest’ambito d’intervento normativo, confermano nuovamente, a parere degli interroganti, un metodo procedurale da parte del Governo e della maggioranza, inspiegabilmente discriminatorio e penalizzante nei riguardi dei lavoratori autonomi e liberi professionisti ordinistici e delle partite IVA in generale, che si protrae sin dallo scorso marzo, a partire dal decreto “cura Italia”, fino ad oggi; l’Esecutivo non considera, come invece dovrebbe, che tali categorie rappresentano in realtà il motore trainante dell’economia del Paese, in quanto generano occupazione e favoriscono la produttività,

si chiede di sapere:

quali valutazioni i Ministri in indirizzo intendano esprimere, nell’ambito delle rispettive competenze, con riferimento a quanto esposto;

se condividano le critiche evidenziate dagli Ordini degli ingegneri e degli architetti, in merito alle numerose complicazioni normative e burocratiche connesse alle misure di agevolazione relative al super bonus pari al 110 per cento previste dal decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (cosiddetto decreto rilancio), i cui decreti attuativi rendono nella sostanza inapplicabili gli interventi previsti;

in caso affermativo, quali iniziative urgenti e necessarie il Governo intenda intraprendere, al fine di semplificare e ridurre il numero complessivo degli adempimenti previsti, anche attraverso l’istituzione di un tavolo di lavoro, d’intesa con i rappresentanti nazionali degli Ordini interessati.

[Fonte: www.senato.it]

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