Percorso:

Interrogazione a risposta orale – Atto n. 3-03331 – Ai Ministri della difesa, dell’interno e per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale

Atto n. 3-03331

Pubblicato il 18 maggio 2022, nella seduta n. 434

RAUTI Isabella, CIRIANI, CALANDRINI, BALBONI, BARBARO, DE CARLO, DE BERTOLDI, FAZZOLARI, GARNERO SANTANCHÈ Daniela, IANNONE, LA PIETRA, MAFFONI, MALAN, NASTRI, PETRENGA Giovanna – Ai Ministri della difesa, dell’interno e per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale. –

Premesso che:

in data 11 maggio 2022 è stato rivolto contro il nostro Paese un attacco hacker sistematico e coordinato che ha interessato, secondo quanto si apprende da fonti di stampa, sette importanti siti internet, rendendoli temporaneamente inutilizzabili; tra i siti colpiti risultano quelli di alcune aziende private e altri di natura istituzionale, tra i quali il sito del Senato della Repubblica e il sito dell’Istituto superiore di sanità;

in data 16 maggio è stato sventato un pericoloso attacco cyber al sito della Polizia di Stato, proveniente da indirizzi IP esteri, riconducibili, secondo le ricostruzioni giornalistiche, al collettivo di hacker “filo-russo” “Killnet”;

premesso altresì che:

meno di un anno fa sono state oggetto di attacchi cyber infrastrutture dati sanitarie ed è stato colpito il centro di elaborazione dati della Regione Lazio, impegnato nella gestione delle prenotazioni della campagna vaccinale regionale contro l’epidemia da COVID-19;

tra il 31 luglio 2020 e il 1° agosto 2021 gli attacchi informatici sono cresciuti complessivamente del 1.000 per cento e si registra un aumento costante dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina (24 febbraio 2022) degli attacchi hacker nei confronti di infrastrutture dati istituzionali e governative dei Paesi occidentali;

le infrastrutture italiane risultano, rispetto alla minaccia cibernetica, mediamente obsolete e difficili da proteggere; infatti, come dichiarato tempo fa dallo stesso Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, il “95% delle infrastrutture dati della Pubblica amministrazione è privo dei requisiti minimi di sicurezza e affidabilità necessari”;

considerato che l’attacco hacker dell’11 maggio scorso sarebbe avvenuto tramite il sistema “DDOS” (distribuited denial of service) ed è stato rivendicato sulla piattaforma “Telegram” dal citato gruppo informatico “filo-russo”, “Killnet”, autore di precedenti attacchi ai danni di alcuni siti istituzionali della Romania, della Repubblica ceca, della Polonia e della Germania e lo stesso gruppo continua a minacciare altri cyber attacchi alle infrastrutture informatiche istituzionali del nostro Paese, costituendo un’insidia potenziale per tutto il sistema Italia;

considerato altresì che:

lo spazio cibernetico, asset strategico fondamentale da tutelare, rappresenta il quinto dominio operativo al livello globale e la cybersecurity è diventata il principale terreno di competizione tra gli Stati;

gli attacchi cibernetici alle infrastrutture istituzionali sono il risvolto terroristico della “cyberwar” e costituiscono un livello massimo di minaccia geopolitica,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti e se possano chiarire quanto sia accaduto nelle giornate dell’11 e del 16 maggio;

quali azioni intendano intraprendere per fronteggiare le minacce dei gruppi hacker e per potenziare velocemente le infrastrutture cibernetiche della rete nazionale;

quale sia lo stato di avanzamento dei lavori dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, istituita sei mesi fa, e quali siano i tempi di realizzazione del necessario cloud nazionale della pubblica amministrazione.

[Fonte: www.senato.it]

Questa voce è stata pubblicata in Commissione Difesa - Attività, Interrogazioni prima firmataria.