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Dire – Ddl Zan. Pro Vita e Famiglia: Divisivo e ideologico, minaccia libertà. Pillon (Lega): “Si cerca di creare una nuova società distruggendo la famiglia”

(DIRE) Roma, 9 giu. – Il ddl Zan “mette a rischio la libertà di espressione del pensiero, di religione, di associazione e la libertà d’iniziativa economica privata”. Lo dice Jacopo Coghe, vicepresidente di Pro Vita & Famiglia onlus, oggi in Senato in occasione della presentazione di un Report sulle violazioni delle libertà fondamentali causate dalle leggi sull’omotransfobia. Un lavoro che ripercorre le esperienze all’estero in cui provvedimenti simili al ddl Zan sono diventati legge. Presenti anche i senatori Simone Pillon (Lega), Lucio Malan (FI) e Isabella Rauti (FdI) oltre Maria Rachele Ruiu, membro del consiglio direttivo presso Pro Vita e Famiglia Onlus con specializzazione sul settore scuola. Coghe parla di “compressione delle libertà fondamentali” in caso di approvazione del ddl Zan, e sul punto “sono d’accordo anche alcune associazioni femministe, che criticano l’idea del self-id, o autocertificazione di genere”. Specialmente sull’art.4 del ddl, quello dedicato alla salvaguardia della libertà di opinione e di scelta, “c’è un fronte ampio e compatto di contrarietà”, ricorda Coghe. Il rischio “è di avere maglie talmente larghe che ogni giudice potrebbe decidere cosa è idoneo e cosa no. Non c’è nemmeno certezza dal punto di vista penale per i cittadini”. Pro Vita e Famiglia chiede: “se diventasse legge il testo Zan, potremo domani fare campagna contro l’utero in affitto o contro l’adozione da parte di coppie dello stesso sesso? Non si capisce”. Secondo Coghe il testo attualmente all’esame della Commissione Giustizia del Senato “è inutile divisivo e ideologico”. (SEGUE) (Sor/Dire) 15:52 09-06-21 NNNN

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