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Dire – 4 novembre FDI: torni festa nazionale, il 25 aprile è divisivo / foto. Meloni lancia la campagna ‘Non passa lo straniero’

(DIRE) Roma, 31 ott. – Il 4 novembre dovrebbe essere la data simbolo dell’unita’ d’Italia, dovrebbe essere la Festa nazionale per eccellenza. E siccome ogni Festa nazionale ha delle ricadute economiche, perche’ chiudono scuole, attivita’ commerciali e uffici, allora si potrebbe rendere ricorrenza nazionale il 4 novembre al posto di altre date simbolo come il 25 aprile e il 2 giugno. Lo sostiene Fratelli d’Italia che alla Camera ha presentato le iniziative del partito per celebrare il Centenario della Vittoria della Prima Guerra Mondiale. La campagna scelta ‘Non passa lo straniero’, e’ stata illustrata dalla presidente di Fdi, Giorgia Meloni assieme al capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida, alla vice-capogruppo al Senato Isabella Rauti e a Giovanni Donzelli.
“Sarebbe bello se il 4 novembre tornasse festa nazionale – sottolinea Meloni -. Ora e’ una ricorrenza solenne ma non piu’ festa nazionale. Certo costerebbe in termini di produttivita’, ma se dovessi scegliere tra altre Feste e il 4 novembre io non avrei dubbi. Il 4 novembre dovrebbe essere per noi assolutamente un momento unificante, e’ il momento che celebra l’unita’ d’Italia nel suo complesso, Trento e Trieste tornarono italiane, e’ il momento che celebra i nostri nonni che hanno combattuto. E’ una festa molto piu’ unificante di altre che noi celebriamo come festa nazionale. Secondo me dovrebbe tornare ad essere Festa nazionale come del resto e’ stata per molto tempo.
Lollobrigida osserva che “tutti gli altri Paesi hanno Feste nazionali che celebrano la ritrovata unita’, la liberazione dallo straniero. C’e’ il 4 luglio negli Stati uniti – dice – il 23 ottobre in Ungheria. In Italia abbiamo invece il 25 aprile e il 2 giugno, che sono feste divisive”.
Rauti aggiunge che il 4 novembre “non e’ un festeggiamento o una celebrazione fine a se stessa, ma la declinazione di un atto politico che ruota attorno alla denuncia di tutte quelle forme di perdita della sovranita’ nazionale”.
(Mar/ Dire)
14:09 31-10-18
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