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difesa.it – Informazioni della Difesa, rivista n. 4/2023, “Atleti paralimpici della Difesa”

Un braccio di mare separa la Sicilia dal resto dell’Italia, una zona dove il Mar Ionio si unisce magicamente al Mar Tirreno. L’attraversamento dello Stretto di Messina tra miti dell’antichità e leggende senza tempo – una su tutte, quella di Scilla e Cariddi sospesa tra le sponde di Reggio e Messina – per secoli ha rappresentato una vera sfida per eroi e naviganti, una sfida che il Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (GSPD) ha voluto affrontare per la seconda volta anche il 28 luglio scorso.

La seconda edizione della traversata a nuoto dello Stretto di Messina ha così confermato un altro successo della straordinaria squadra del GSPD, composta di atleti militari e civili con disabilità.
Il Gruppo Sportivo, fondato nel 2014, ha raggiunto negli anni livelli e risultati sempre più degni di nota e di indiscusso valore e prestigio internazionale.
Poche settimane dopo il mio insediamento nell’incarico di Sottosegretario di Stato alla Difesa del Governo Meloni, con la delega alla promozione e al coordinamento delle attività sportive militari e alle politiche per la disabilità, il Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, Medaglia d’Oro al Valor Militare, mi raccontò di questa iniziativa e restai molto colpita ed emotivamente coinvolta dalla portata dell’impresa. Iniziai così a seguire tutte le fasi preparatorie della seconda edizione, un’avventura sportiva di altissimo valore inclusivo, sociale e solidale che ha richiesto uno sforzo organizzativo complesso.

Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone; il Sottocapo di SMD, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello e il Vice Capo del V Reparto di SMD Contrammiraglio Luca Sancilio, che hanno preso parte alla traversata; il Capo del V Reparto di SMD e presidente del GSPD, Generale di Divisione Alfonso Manzo; l’Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare; l’Ammiraglio di Squadra De Carolis, Comandante in Capo della Squadra Navale; tutti insieme abbiamo reso possibile questa iniziativa coinvolgendo anche i presidi della Marina Militare, la Guardia Costiera con le Capitanerie di Porto locali, altri assetti pregiati della Marina Militare e l’Associazione Sportiva Dilettantistica locale “ASD Ulysse Nuoto”.

Gli aspetti della macchina organizzativa non sono stati l’unico nostro impegno, c’è stato anche quello addestrativo e della preparazione fisica per chi ha deciso di affrontare la traversata a nuoto, per l’intero tratto oppure a staffetta, e per chi ha deciso, invece, di partecipare vogando certificando così una novità rispetto alla precedente edizione. Il 28 luglio 2023 con l’equipaggio dell’imbarcazione “4 Jole”, abbiamo attraversato a remi lo Stretto, al fianco degli atleti del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa. Sono stati loro i veri protagonisti dell’impresa, campioni non solo nello sport ma anche nella vita e lo hanno confermato nuotando per 3.800 metri da Torre Faro vicino a Capo Peloro (Messina) fino a toccare la sponda opposta sul versante calabrese, nonostante la forza delle correnti, il vento e il mare agitato di quel giorno.

Ognuno dei partecipanti si è messo alla prova, ha sfidato se stesso nell’ottica di perseguire un obiettivo comune del gruppo ed infatti, prossimi all’arrivo, tutti i 15 atleti hanno percorso insieme gli ultimi 100 metri. Non ci sono stati né vincitori né vinti, né medaglie. Tutti insieme, all’arrivo, abbiamo poi brindato all’impresa, soddisfatti di chi ha dimostrato, e dimostra ogni giorno, forza di volontà e voglia di andare avanti ed orgogliosi di chi è riuscito a trasformare una disabilità in un valore sfidante, insegnando che è possibile farcela, ed orgogliosi anche dell’attenzione che la Difesa sempre dimostra verso i suoi atleti paralimpici e le loro famiglie. Le storie di tutti i nostri atleti paralimpici, militari e civili, sono unite dal filo rosso della determinazione e della passione per lo sport. Sono storie uniche di rivincita, esempi di tenacia e modelli di ispirazione per tutti; sono storie – in una parola – di chi non si dà mai per vinto.

Sono onorata di averli accompagnati e sostenuti in questa impresa; non è stato solo senso del dovere, ma anche un’esperienza indimenticabile, un’emozione forte quella di condividere e fare squadra con loro. Mi hanno insegnato che a vincere è sempre il gruppo, lo spirito di corpo.

Al riguardo la Difesa conosce bene l’importanza di condividere, promuovere e sostenere il valore inclusivo dello sport in ogni sua declinazione perché rappresenta un motore virtuoso di sviluppo ed un valore sociale e solidale.
Solo fino a pochi anni fa era impensabile immaginare un’impresa sportiva di questo rilievo che coinvolgesse atleti con gravi disabilità. Oggi con orgoglio possiamo affermare, senza timore di essere smentiti, che l’Italia e la Difesa hanno fatto enormi passi avanti nella pratica dello sport paralimpico anche grazie alla sinergia con il CONI ed il Comitato italiano paralimpico (CIP).

Gli atleti del GSPD, di fatto, partecipano a tutte le competizioni nazionali ed internazionali, facendo sventolare il Tricolore sui gradini più alti del podio.
E non è un caso se il suo distintivo – che richiama l’emblema dello Stato Maggiore della Difesa in versione tricolore – riporta il motto: “Per Aspera ad Astra” (Attraverso le difficoltà, verso le stelle). Tale motto è diventato pratica quotidiana, una metafora esistenziale, una visione del mondo!
Anche quest’anno, come per il 2022, la traversata dello Stretto di Messina è la prima delle due attività di nuoto in acque libere previste per l’anno in corso; gli atleti del GSPD, infatti, saranno impegnati nella “Barcolana Nuota”, gara di nuoto che si svolge la prima domenica di ottobre nel molo storico di Trieste, e che precede la settimana di eventi che si conclude con la celebre regata velica.

Al nuoto si aggiungono tante altre discipline sportive paralimpiche che hanno visto, dal 9 al 16 di settembre scorso, gli atleti militari del GSPD gareggiare alla sesta edizione degli “Invictus Games” di Düsseldorf (Germania), insieme ai rappresentanti di altri 20 Paesi. Aldilà della storia importante degli “Invictus Games”, nati nel 2014, è bello sottolineare il concetto e lo spirito.

“Nella stretta morsa delle avversità non mi sono tirato indietro né ho gridato. Sotto i colpi avversi della sorte il mio capo sanguina, ma non si china”, sono i versi della poesia “Invictus” di William Ernest Henley.
Composizione emblematica per la forza d’animo, forse dettata dalla stessa storia personale dell’autore, gravemente malato e duramente colpito nel fisico. Infatti, Henley non si è mai scoraggiato e scrisse la poesia in un letto di ospedale con lo stesso spirito dei nostri atleti militari e civili che scrivono ogni giorno la storia del GSPD e una pagina, tra le più belle, del mondo della Difesa e delle nostre Forze Armate.

RIVISTA ID 4-2023 rev. del 30 novembre 2023 – Atleti paralimpici della Difesa
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[Fonte: www.difesa.it]

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