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AirPress – L’aviazione italiana impiegata in Romania

Il Vertice NATO di Madrid si è concluso con molte decisioni importanti, tra queste il rafforzamento ad Est ed a Nord ed un maggiore impegno dell’Alleanza sul fronte Sud; il cambio di passo – come è stato definito nel corso del summit – prevede ulteriori sforzi  militari nell’Europa orientale, dalla Polonia al Mar Nero. La NATO ha già progressivamente integrato le misure di sicurezza del fianco Est europeo, con  sistemi difensivi ed una postura di deterrenza, attraverso le operazioni di  Air Policing e di enhanced Vigilance Activity – eVA.
L’Air Policing è una capacità voluta dalla NATO, già a partire dalla metà degli anni Cinquanta, come sistema di difesa aerea e missilistica, garantito a rotazione dalle Forze dell’Alleanza, a supporto dei Paesi membri che ne sono privi. Vale la pena di ricordare, anche,  che le operazione di Air Policing / AP e le eVA sono missioni di difesa collettiva previste dall’Alleanza, attive in tempi di pace e condotte 24 ore su 24 per ogni giorno dell’anno, con lo scopo di assicurare la sicurezza e l’integrità dello spazio aereo dei Paesi NATO. E in tutti questi anni l’Italia  ha sempre fatto la sua parte nelle operazioni.
La Missione Enhanced Air Policing rafforza i compiti di sorveglianza dello spazio aereo del fronte  orientale della NATO e, dopo lo scoppio del conflitto russo – ucraino, le operazioni in corso svolgono  e una funzione di particolare importanza strategica, a tutela dei Paesi membri del fianco orientale. Un esempio – ma anche una conferma di tale ulteriore impegno – arriva dall’impiego delle Forze Nato in Romania, una decisione che si è ulteriormente consolidata e articolata e che ha visto protagonista anche l’Aeronautica Militare italiana,  con un contributo fondamentale al Servizio di sorveglianza dello spazio aereo della NATO, con il distaccamento della Task Force Air Black Storm.
L’Aeronautica Militare italiana con la TFA-R Black Storm  ha avuto l’importante comando dell’operazione di Air Policing (Quick Reaction Alert) dal 1 dicembre 2021 all’8 aprile scorso,  presso la base militare di Costanza in Romania, per la precisione a120km dal confine con l’Ucraina e ad una distanza di 300km, in linea d’aria, dal porto di Odessa sul Mar Nero. La Missione TFA – R Black Storm è stata guidata dal 36° Stormo di Gioia del Colle con lo scopo di concorrere alla sicurezza dello spazio aereo della Romania,  rafforzando l ’ordinaria  attività di sorveglianza, con un dispositivo di difesa integrato con i velivoli  Eurofighter 2000 “Typhoon”, provenienti dagli Stormi dell’Aeronautica Militare 4° di Grosseto, il citato 36°, il 37° di Trapani e il 51⁰ di Istrana.
E’ la seconda volta, dopo l’impiego del 2019, che i velivoli Eurofighter 2000 vengono schierati in Romania in operazioni di Air Policing.
Durante la Missione, la TFA-R dell’Aeronautica Militare italiana ha totalizzato più di 700 ore di volo,  400 sortite e 27  Scramble  complessivi tra  decollo su allarme reale e versioni simulate per le finalità addestrative. Nel corso dei sei mesi, i mezzi impiegati dalla Forza Aerea sono aumentati, passando da 4 ad 8  caccia Eurofighter  e anche il numero del nostro Contingente è cresciuto arrivando a circa 200 unità militari. 
L’Aeronautica Militare italiana ha lasciato il comando della missione di Enhanced Air Policing alla  Royal Air Force britannica lo scorso aprile, secondo il calendario delle rotazioni previste ma, le forze dispiegate non sono rientrate in patria, continueranno infatti ad operare nella regione, in collaborazione con gli altri assetti della NATO e congiuntamente al servizio Quick Reaction Alert, assicurando le missioni di pattugliamento eVA  previste per la sorveglianza e la protezione dello spazio aereo rumeno. 

Isabella Rauti

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