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9Colonne – Governo, Rauti (FDI): Premier donna primato per destra e smacco per sinistra

(9Colonne) Roma, 4 ott – Una premier donna rappresenta “un primato per l’Italia, una vittoria per le donne, una vittoria per la destra e uno smacco storico per la sinistra e questo dimostra che nell’area conservatrice della destra le donne brave arrivano fino si vertici, mentre la sinistra arranca aggrappata ad un meccanismo delle quote che garantisce una minima rappresentanza, ma non garantisce, come non ha fatto negli ultimi anni, una leadership femminile”. Cosi, intervistata a Palazzo Madama da 9Colonne, la senatrice e vicecapogruppo vicario di Fratelli d’Italia Isabella RAUTI commenta l’eventualità che Giorgia Meloni diventi il primo presidente del Consiglio donna in Italia. A proposito delle vicende in Iran, dove le donne coraggiosamente sono scese in piazza contro il regime per protestare dopo la morte di Mahasa Amini, la senatrice incalza: “Si deve vigilare e monitorare senza abbassare la guardia su quello che sta accadendo in Iran, dove si protesta per i diritti delle donne, si protesta per la libertà.
Ma – sottolinea – accanto alle donne ci sono gli uomini, i fratelli, i fidanzati, i mariti quindi c’è qualcosa di più di una semplice rivendicazione che sarebbe comunque importante. Preoccupa il silenzio della sinistra su un tema che riguarda i diritti delle donne e quindi i diritti umani”. Infine RAUTI, che si è sempre battuta per i diritti delle donne, a proposito della forte diminuzione della presenza femminile nella diciannovesima legislatura che prenderà il via il 13 ottobre, dice: “Noi stiamo analizzando il voto, anche il voto femminile, sia quello tributato a Fratelli d’Italia, sia la presenza femminile, purtroppo, nell’astensionismo per ragionare e per dare un’offerta più mirata. Rispetto al calo delle elette c’è una flessione dal 35 al 31% e questo è un dato che noi attribuiamo non soltanto al taglio dei parlamentari, ma a una legge elettorale malata che Fratelli d’Italia non ha votato, che ha cercato di cambiare e che tutti quanti, invece, hanno voluto mantenere e questi sono i risultati. Anche questo però rafforza l’idea che le quote non portano all’emersione della rappresentanza femminile” conclude. (po / sca) ////
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