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unita.tv – L’Italia tra le nazioni candidate a ospitare gli Invictus Games 2029 nella regione Veneto

L’Italia si è ufficialmente proposta come paese ospitante per la nona edizione degli Invictus Games, in programma nel 2029. Questa competizione internazionale riunisce veterani delle Forze Armate che hanno subito traumi durante il servizio e si svolge ogni anno con l’obiettivo di promuovere la riabilitazione fisica e psicologica attraverso lo sport. La candidatura italiana coinvolge la regione Veneto, sfruttando infrastrutture e strutture ricettive già potenziate in vista delle olimpiadi e paralimpiadi di Milano-Cortina 2026.

Candidatura ufficiale dell’Italia tra le sei nazioni selezionate

La conferma della candidatura italiana è arrivata dalla Sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti, dopo che la Fondazione Invictus Games ha annunciato le sei nazioni in lizza. Oltre all’Italia, sono candidate Danimarca, Nigeria, Corea del Sud, USA e Ucraina. La decisione finale sull’ospitante sarà comunicata nel giugno 2026, a seguito di una selezione che passerà da una short list prevista entro dicembre 2025.

Scelta del Veneto come sede

La scelta del Veneto come sede si basa su un mix di fattori concreti. La regione potrà contare sulle infrastrutture sportive e sull’ospitalità senza barriere già sviluppate per i grandi eventi sportivi in programma nel 2026. La presenza di impianti all’avanguardia rappresenta un elemento decisivo per l’organizzazione di una manifestazione come gli Invictus Games, che necessita di strutture accessibili e attrezzate per atleti con disabilità.

La storia dietro la candidatura italiana

Il percorso avviato dall’Italia per raggiungere questa candidatura ha preso avvio a febbraio 2025 durante la manifestazione degli Invictus Games a Vancouver. In quell’occasione, la delegazione italiana ha incontrato i vertici della fondazione per discutere la possibilità di ospitare la competizione nel 2029. La Sottosegretaria Isabella Rauti si è espressa in merito sottolineando come l’Italia abbia risposto in modo concreto e tempestivo, capitalizzando sull’esperienza accumulata grazie agli eventi sportivi di alto livello pianificati per i prossimi anni.

Questa azione rappresenta una strategia mirata a far riconoscere l’impegno italiano nel supportare i Veterani, insieme alla capacità organizzativa e alla predisposizione alla solidarietà offerte dal sistema sportivo nazionale. Il riconoscimento internazionale ottenerebbe un rilievo importante, anche sotto il profilo dell’immagine pubblica legata alla difesa e ai valori di solidarietà verso chi ha servito il paese.

Gli Invictus Games come strumento per l’inclusione sociale e la riabilitazione

Gli Invictus Games sono più di una semplice gara sportiva. L’organizzazione della manifestazione contribuisce alla sensibilizzazione su temi sociali fondamentali come la disabilità, la salute mentale e il reinserimento nella vita civile dei Veterani. Lo sport diventa mezzo di riabilitazione psicofisica per chi ha subito traumi permanenti durante il servizio militare, proponendo esempi concreti di recupero e di integrazione.

Isabella Rauti ha evidenziato come ospitare questa manifestazione potrebbe dare all’Italia un ruolo di primo piano nella promozione di questi valori, offrendo una piattaforma per raccontare storie di coraggio e resilienza. Il coinvolgimento del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa, che partecipa regolarmente agli Invictus Games, rafforza ulteriormente questo legame tra sport e politiche di assistenza e inclusione.

Prospettive e tempistiche del processo di selezione

La candidatura italiana rappresenta il primo passo di un processo complesso e articolato, con tappe ben definite. La Fondazione Invictus Games selezionerà entro dicembre 2025 una short list dei paesi che proseguiranno nella competizione per ospitare i giochi del 2029. A metà del 2026 verrà svelata la scelta finale.

Vantaggi per l’Italia nella selezione

L’Italia ha il vantaggio di presentare un progetto già in parte concretizzato grazie alle infrastrutture pronte per le imminenti olimpiadi invernali. Questo aspetto potrebbe risultare decisivo nella valutazione finale. La conferma anche in questa sede rafforzerebbe il ruolo del paese come riferimento europeo in ambito sportivo per veterani e disabili, riconoscendo in modo ufficiale l’impegno profuso dal sistema difesa e dalle istituzioni coinvolte.

[Fonte: www.unita.tv]

Questa voce è stata pubblicata in Rassegna stampa, Rassegna stampa - Sottosegretario alla Difesa.