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Romait.it – Telese: dopo la polemica, cambia la copertina di “Cuori Neri”

Anche l’autore aveva pubblicamente aderito alla “campagna culturale e civile” lanciata dal think tank barbadillo.it

Vittoria: “La sacrosanta battaglia culturale e soprattutto civile” lanciata dal think tank barbadillo.it è andata a segno. Così, il giornalista e conduttore di Matrix Luca Telese, finito al centro delle polemiche a causa della nuova copertina del suo best seller “Cuori Neri” – raffigurante Massimo Carminati, il boss “Guercio” ex Nar dell’organizzazione “Mafia Capitale” -, ha dichiarato in un tweet: “Oggi Sperling annuncia una nuova copertina. Dopo tanto dibattito, una decisione importante, coraggiosa e (credo) senza precedenti”.
Tra i moltissimi sottoscrittori del “lodo Barbadillo” spiccano gli onorevoli Giorgia Meloni e Maurizio Gasparri; Giampaolo Mattei, fratello di due dei “Cuori Neri” – Stefano e Virgilio – arsi nel rogo di Primavalle nel 1973; Isabella Rauti – figlia dell’ex segretario del MSI Pino Rauti -; il giornalista Pietrangelo Buttafuoco e persino Luca Telese.
Proprio così. Anche l’autore aveva pubblicamente aderito alla “campagna culturale e civile, per riaffermare la pietas nei confronti dei giovani caduti del Msi e delle destre negli anni di piombo” in nome della quale, lo scorso 20 maggio, barbadillo.it aveva invitato tutti i suoi lettori a scrivere agli account social della Sperling&Kupfer “affinché il libro “Cuori Neri” di Luca Telese, con in copertina un protagonista dell’inchiesta Mafia Capitale, sia ritirato dalle librerie”.
Al ritiro immediato dei volumi seguirà la distribuzione dei nuovi dove, invece dell’icona del malaffare romano, sarà raffigurato un solo grande cuore. Inoltre, un’aggiunta testuale ripercorrerà la storia di questa mobilitazione senza precedenti, delle sue ragioni e dei suoi incredibili esiti. “Una piccola combattiva testata online obbliga un editore di peso a cambiare una copertina…”, scrive Il Giornale.
Eppure non ci sarà nessuna marcia indietro sul resto dei contenuti né da Telese, né dalla Sperling. Oltre allo sdegno per la copertina, si erano sollevate da più parti voci insistenti che chiedevano di mantenere il racconto fedele all’originale, levando quindi le circa cinquanta pagine aggiunte in occasione del decennale che hanno decretato il ricopertinamento e spostato il focus da i “Cuori Neri” alla criminalità organizzata. Secondo l’autore però “Carminati non è stato “aggiunto”: il suo nome era già nell’indice dei nomi, come quello di Alibrandi, di Anselmi”. Insomma l’inchiesta giudiziaria e la figura dell’ex Nar restano perché “Carminati è parte di quel tempo, ci è completamente immerso, ha traversato il suo lato oscuro: il che non cambia nulla degli altri e non proietta nessuna ombra sulle vittime”.

[Fonte: www.romait.it]

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