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Roma Capitale News.com – Quote rosa, ok dal CDM. Rauti: assicurato equilibrio fra generi

Via libera del governo alle quote rosa nei cda di aziende pubbliche. Dopo il parere favorevole delle Commissioni parlamentari competenti, il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva, il regolamento sulle quote rosa nei consigli di amministrazione e di controllo delle società pubbliche costituite in Italia. La legge 120 del 2011, si legge in un comunicato di Palazzo Chigi, ha stabilito che nei consigli di amministrazione e nei collegi sindacali delle società quotate in Borsa almeno un terzo dei componenti debba appartenere ”al genere meno rappresentato” e che per il primo mandato di applicazione della legge la quota deve essere pari almeno a un quinto. Le nuove regole consentono alle singole società a controllo pubblico di modificare i propri statuti per assicurare l’equilibrio tra i generi. L’equilibrio si considera raggiunto quando il genere meno rappresentato all’interno dell’organo amministrativo o di controllo ottiene almeno un terzo dei componenti eletti. In ragione del criterio di omogeneità con le società quotate, si stabilisce che l’obbligo di presenza di almeno un terzo del genere meno rappresentato divenga efficace dal primo rinnovo degli organi sociali successivo all’entrata in vigore del regolamento e per tre mandati consecutivi. Per assicurare la gradualità dell’applicazione del principio, si stabilisce che per il primo mandato al genere meno rappresentato va riservata una quota apri ad almeno un quinto degli amministratori e sindaci eletti. Sulla questione è intervenuta oggi Isabella Rauti, consigliere della Regione Lazio: “Affermazione delle politiche di genere, oggi con il Consiglio dei Ministri, che ha approvato definitivamente il regolamento sulle quote rosa nei consigli di amministrazione delle società pubbliche”. “Le nuove regole – ha sottolineato – consentono alle società di modificare gli statuti per assicurare l’equilibrio tra i generi; e, di fatto, consentono una presenza maggiore delle donne nei luoghi della decisione economica”. “Ed ora non solo quote ma anche merito!”, si augura il consigliere.

[Fonte: www.romacapitalenews.com]

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