Il premier Draghi, illustrando oggi al Senato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sottolinea, cito testualmente, l’importante “cambio di paradigma nelle politiche per la famiglia e la natalità”, e trionfalmente annuncia la cifra destinata di 4 miliardi e 600 milioni. Peccato che lo stanziamento indicato comprenda gli asili nido ma anche le scuole per l’infanzia e altri servizi dedicati alla famiglia. E, nello specifico, proprio lo stanziamento destinato al piano nidi è drammaticamente insufficiente ed allontana l’obiettivo, indicato dall’Unione Europea, della copertura al 60% dei posti necessari. Per raggiungere tale obiettivo e rendere omogenea l’offerta sul tutto il territorio
nazionale, servirebbero almeno 3 miliardi e 600 milioni solo per gli asili nido. Insomma, un’altra conferma della disattenzione del Governo verso la centralità della famiglia e la necessità vitale di invertire l’inverno demografico ed il crollo della natalità.
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