1 Luglio 2025
ore - Visita al Contingente italiano schierato per la missione NATO KFOR-Joint Enterprise (Kosovo)
ore 13:30 - IV Commissione (Difesa), Camera dei Deputati
ore 15:30 - 3ª Commissione (Affari esteri e difesa), Senato della Repubblica, Plenaria (n. 139)
ore 16:30 - Seduta d'Aula, Senato della Repubblica
ore 16:30 - 3ª Commissione (Affari esteri e difesa), Senato della Repubblica, Assemblea (n. 322)
2 Luglio 2025
ore 10:00 - Seduta d'Aula, Senato della Repubblica
ore 10:00 - 3ª Commissione (Affari esteri e difesa), Senato della Repubblica, Assemblea (n. 323)
ore 14:00 - IV Commissione (Difesa), Camera dei Deputati, Commissioni Riunite (III e IV)
3 Luglio 2025
ore 08:30 - 3ª (Aff. esteri e difesa) Senato con III (Aff. esteri) e IV (Difesa) Camera (n. 9)
ore 10:00 - Seduta d'Aula, Senato della Repubblica
ore 10:00 - 3ª Commissione (Affari esteri e difesa), Senato della Repubblica, Assemblea (n. 324)
ore 15:00 - Interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 151-bis del Regolamento, Senato della Repubblica
4 Luglio 2025
ore - Santa Messa di “Veglia delle Armi” (L’Aquila)
5 Luglio 2025
ore - Seminario “L’Artico: frontiera delle frontiere – un approccio multidisciplinare” e Cerimonia di benedizione e consegna del Cappello alpino (L’Aquila)
Pnrr di Draghi dimentica asili nido
Il premier Draghi, illustrando oggi al Senato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sottolinea, cito testualmente, l’importante “cambio di paradigma nelle politiche per la famiglia e la natalità”, e trionfalmente annuncia la cifra destinata di 4 miliardi e 600 milioni. Peccato che lo stanziamento indicato comprenda gli asili nido ma anche le scuole per l’infanzia e altri servizi dedicati alla famiglia. E, nello specifico, proprio lo stanziamento destinato al piano nidi è drammaticamente insufficiente ed allontana l’obiettivo, indicato dall’Unione Europea, della copertura al 60% dei posti necessari. Per raggiungere tale obiettivo e rendere omogenea l’offerta sul tutto il territorio
nazionale, servirebbero almeno 3 miliardi e 600 milioni solo per gli asili nido. Insomma, un’altra conferma della disattenzione del Governo verso la centralità della famiglia e la necessità vitale di invertire l’inverno demografico ed il crollo della natalità.