Percorso:

letteradonna.it – Fratelli d’Italia: «Le donne del centro destra sono vittime di sessismo»

La denuncia parte dalla senatrice Isabella Rauti che punta il dito contro gruppi social di sinistra. Ma per debellare questo problema l’unica strada è fare fronte comune a prescindere dal partito di appartenenza. 

1a0275ae-8578-449c-b3c4-22d32851dc0c_xl

Da tempo e non solo recentemente si è scatenata una vera e propria campagna disgustosa fatta di commenti sessisti da parte di gruppi social di sinistra. Il presidente di Fratelli di Italia Giorgia Meloni, la nostra collega di partito Daniela Santanché, il capogruppo al Senato di Forza Italia Anna Maria Bernini e la collega leghista Lucia Borgonzoni sono le ultime vittime in ordine di tempo, fatte oggetto di spregevoli e inaccettabili frasi». È quanto denuncia dal suo profilo Facebook la vicepresidente vicario del gruppo di Fratelli d’Italia al Senato e responsabile Pari opportunità dell’Esecutivo nazionale Isabella Rauti . «Nel silenzio generale delle femministe, ciò mostra quanto si sia ancora lontani dal rispetto del pensiero altrui; inoltre la stessa sinistra che pretende la solidarietà collettiva su questi temi è quella più assente e silente, anche al livello istituzionale, quando si tratta di offese sessiste rivolte alle donne di destra. Insomma, come si dice: ‘predicare bene ma razzolare male’ e, più semplicemente, essere ipocriti ed incoerenti», conclude Rauti.
Una polemica lecita quella della senatrice che però sbaglia nel trasformare il sessismo in un fenomeno di sinistra. Il sessismo è una malattia che può colpire tutti. Da destra a sinistra. Un problema che va condannato a prescindere dall’ala politica. Sarebbe bello vedere le donne di destra che biasimano il sessismo dei loro colleghi di partito e dei loro elettori quando attaccano donne di sinistra. Come del resto sarebbe bello vedere la sinistra tutta prendere le distanze immediatamente dagli attacchi segnalati da Isabella Rauti sul suo profilo Facebook.

[Fonte: www.letteradonna.it]

Questa voce è stata pubblicata in Rassegna stampa.