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Milano, 24 set. (LaPresse) – ELEZIONI: LA PRIMA DEL ROSATELLUM CON IL PARLAMENTO DIMEZZATO – Non sarà la prima volta, ma per il Rosatellum il 25 settembre sarà comunque un battesimo. La legge elettorale sperimentata nel 2018 detterà infatti le regole del voto delle prossime politiche, che vedranno per la prima volta attuato il taglio dei parlamentari. Per queste ragioni – dopo l’ok alla riforma costituzionale voluta dal Movimento 5 Stelle – in diverse occasioni alcune forze politiche avevano spinto per una modifica, che adattasse le regole del voto a un Parlamento dimezzato (400 deputati e 200 senatori elettivi). La legge è sostanzialmente identica per Camera e Senato. Identico stavolta è anche il corpo elettorale, dopo che la legge costituzionale ha parificato l’elettorato attivo a 18 anni (legge costituzionale 1/2021). In origine i 630 seggi della Camera erano così distribuiti: 232 collegi uninominali, 386 in circoscrizioni proporzionali a cui si aggiungevano 12 eletti all’estero. Al Senato i numeri erano rispettivamente 116, 193 e 6. Ora la Camera è eletta sul territorio nazionale in 147 collegi uninominali, 245 circoscrizioni proporzionali a cui si aggiungono 8 eletti all’estero. Al Senato i numeri sono 74, 122 e 4.ELEZIONI: LETTA-MELONI A MILANO, CALENDA-BONINO A ROMA, LE SFIDE TRA I BIG – C’è chi si affronta testa a testa nei collegi uninominali, dove chi prende un voto in più conquista il seggio, e chi invece si sfida come capolista nel proporzionale, per far da traino al proprio partito sul territorio. Alle elezioni politiche del 25 settembre non mancano le sfide tra i big dei partiti nelle regioni. Nella mappa delle candidature, partendo dal Nord, la Lombardia configura come il centro della contesa elettorale. A Milano, infatti, hanno scelto di candidarsi tutti i leader delle maggiori forze politiche. Capilista nel proporzionale sono, infatti, Enrico Letta (Pd), Giorgia Meloni (FdI) e Giuseppe Conte (M5s) per la Camera, oltre a Matteo Salvini (Lega) per il Senato. Mentre in città si candidano anche Luigi de Magistris di Unione popolare e Gianluigi Paragone di Italexit. Sfida tutta lombarda, anche in questo caso non frontale, per Silvio Berlusconi (FI) e Matteo Renzi (Iv) entrambi in corsa nel plurinominale per il Senato. Altro collegio ‘caldo’ è quello di Sesto San Giovanni – l’ex Stalingrado d’Italia – dove a contendersi un posto al Senato nell’uninominale sono due ‘figli d’arte’: Emanuele Fiano (Pd), figlio del deportato ebreo Nedo, e Isabella RAUTI, figlia di Pino, ex leader Msi. A Milano centro, duello diretto per la Camera tra il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova, e l’ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, schierato da FdI per il centrodestra.(Segue). ECO NG01 lrs 242000 SET 22

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