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La voce del patriota.it – Omofobia. Rauti (FdI): ddl Zan reprime libertà pensiero. No a reato di opinione

“ll Dipartimento pari opportunità famiglia e valori non negoziabili di Fdi oggi ha partecipato alla manifestazione ‘#restiamoliberi’ promossa da un cartello di associazioni per la libertà di pensiero e di educazione a Piazza del popolo. Fratelli d’Italia è contro il ddl Zan, che andrà in Aula alla Camera martedì prossimo, un progetto di legge-bavaglio che non si occupa di tutela antidiscriminatoria ma di fatto introduce un reato di opinione quale quello dell’omotransfobia, finalizzato a reprimere la libertà di pensiero, di espressione e di educazione. Insomma, il risultato sarebbe quello di reprimere il dissenso rispetto ad un pensiero unico che si vorrebbe imporre. Noi, invece, rivendichiamo il diritto di esprimere le nostre opinioni e di difendere la libertà di pensiero”. Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti, responsabile del Dipartimento pari opportunità famiglia valori non negoziabili di FdI.

“Il ddl Zan – continua la senatrice di FdI – non è altro che il tentativo di approvare una legge liberticida, che non definisce il perimetro del reato e le fattispecie sanzionabili lasciando così spazi enormi all’interpretazione e alla discrezionalità di chi dovrà giudicare. Ci sono già, giustamente, strumenti giuridici per condannare e punire le forme di violenza basata sull’orientamento sessuale e le forme di discriminazione e non esiste, quindi, un vuoto normativo da colmare. Nè esiste, stando agli Osservatori sul tema, in Italia una emergenza di carattere omofobico”.

“La verità è che questa proposta di legge non parla di diritti ma piuttosto punta ad iper tutelare alcuni soggetti discriminandone altri, appellandosi alla controversa identità di genere che comprende oltre 50 definizioni. Già sono stati previsti stanziamenti importanti, circa 4 milioni di euro, per attività di propaganda dei movimenti LGBT mentre si prevedono condanne pesanti per chi vuole difendere il diritto naturale di un bambino ad avere un padre e una madre o chi – come noi – chiede che l’utero in affitto sia dichiarato reato universale. Per questo siamo oggi in piazza per difendere chi non vuole abdicare al pensiero unico”, conclude la senatrice Rauti.

[Fonte: www.lavocedelpatriota.it]

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