Il Sottosegretario ha richiamato, inoltre, l’importanza di un ecosistema nazionale: “La difesa dal rischio ibrido non può essere solo militare. Servono cooperazione istituzionale, investimenti tecnologici e un nuovo rapporto tra Forze Armate, università e settore industriale”.
RAUTI nel suo intervento ha evidenziato come la dimensione digitale sia oggi un vero teatro operativo, in cui minacce cibernetiche e guerra ibrida rendono il Paese più esposto ma anche più consapevole: “Il digitale amplifica le vulnerabilità, ma può diventare uno spazio di resilienza e deterrenza; con una formazione adeguata e con un approccio integrato, possiamo governare il cambiamento e rafforzare la sicurezza nazionale”.
In merito al dibattito in corso sulla leva volontaria il Sottosegretario ha ribadito che “il Ministro Crosetto non ha mai ipotizzato il ritorno a quella obbligatoria ma si sta lavorando ad un progetto ampio di riorganizzazione del comparto Difesa che prevede anche un nuovo modello di riserva selezionata su base volontaria – coerente con il sistema di Forze Armate professionali – composto da personale già formato e civili specialisti funzionali, con skill utili per interventi in situazioni di crisi”.
(ITALPRESS).
pc/com
04-Dic-25 15:05
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