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Isabella Rauti partecipa all’incontro “I problemi della sanità nella Regione Lazio”

Venerdì 19 marzo 2010, Isabella Rauti, candidata nel Listino della Regione Lazio, ha preso parte insieme alla candidata Presidente Renata Polverini all’incontro dal tema “I problemi della sanità nella Regione Lazio”, organizzato da Professor Mario Stirpe, presso la Fondazione G.B. BIETTI, della quale quest’ultimo è Presidente.

L’incontro si è tenuto a partire dalle ore 16 presso la Sala Congressi della Fondazione, dinanzi ad una folta platea di medici e farmacisti.

Per l’occasione, il Professor Stirpe ha riunito diversi nomi eccellenti della medicina e del mondo sanitario laziale, i cui interventi sono stati coordinati da Luciano Onder: il Professor Luigi D’Elia, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “San Giovanni – Addolorata”, il Professor Cesare Catananti, Direttore del Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”, il Dottor Mario Falconi, Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma e Provincia. È intervenuto anche il Professor Ferdinando Romano, Direttore dell’Agenzia Sanitaria Regionale dell’Abruzzo.

La Professoressa Rauti ha voluto approfondire ed analizzare in particolar modo alcuni degli aspetti sociosanitari de La salute dei cittadini: il primo punto del programma elettorale Con te. Futuro, famiglia, salute, lavoro della candidata Presidente della Regione Lazio Renata Polverini.

« La salute dei cittadini deve essere considerata come una risorsa e non solo come un costo o un fattore di spesa. Occorre superare una visione della sanità basata esclusivamente sulla valutazione degli aspetti economici» ha affermato Isabella Rauti, spiegando:« proprio per questo, il programma elettorale di Renata Polverini è attraversato per intero da un filo rosso, un vero e proprio denominatore comune che caratterizza tutte le proposte di azione: la restituzione di una posizione centrale alla persona in tutti gli ambiti della vita, dalla sfera sociale a quella economica, da quella della famiglia a quella del lavoro e, prima fra tutte, quella della salute.».

«Questa restituzione di centralità alla persona trova il proprio fondamento concreto nell’adozione di un modello di welfare anch’esso desumibile dal programma elettorale e alternativo a quello “classico”. Si tratta di un tipo di welfare sussidiario, basato sulla cooperazione tra i livelli centrali di amministrazione del sistema sanitario con quelli locali. In questo modo, le istituzioni preposte divengono realmente in grado di intercettare i bisogni provenienti dai diversi territori, che sono caratterizzati da realtà sociali molto differenti tra loro. Occorre mettere a sistema le risorse disponibili integrandole secondo questa nuova concezione di welfare.».

La candidata nel Listino della Regione Lazio ha voluto evidenziare alcuni punti particolarmente vicini alla sua esperienza amministrativa e politica:«quello di Renata Polverini è un programma che parte dagli “ultimi”: dalla tutela delle categorie più fragili e deboli. Non solo, esso prevede il coordinamento tra gli interventi di natura sanitaria e sociale, così da consentire l’accesso unificato sia alle prestazioni di carattere sanitario che di carattere sociale e di realizzare una “presa in carico unitaria del paziente”, cioè di rispondere in modo efficace e completo ai bisogni di salute molteplici e complessi che il paziente porta con sé.».

Oltre alla rivalutazione del ruolo della Medicina Generale e dei medici di base, la Professoressa Rauti  ha ricordato l’importanza di potenziamento dell’assistenza domiciliare grazie all’istituzione della nuova figura degli “infermieri di famiglia”.

«Da ultimo, occorre ricordare che l’ “anagrafe delle fragilità”, intesa come censimento dei bisogni reali e delle specifiche esigenze sanitarie delle diverse realtà territoriali si lega più in generale ai bisogni sociali delle persone. Le patologie rare o croniche sono sì malattie, ma sono anche bisogni sociali» ha dichiarato Isabella Rauti.

«Vi è la necessità di comporre in una logica di sistema la “centralità della persona” e questo nuovo modello di welfare attraverso una profonda sensibilità sociale ed un’assunzione di responsabilità che passano necessariamente attraverso un sforzo collettivo» ha concluso la candidata nel Listino della Regione Lazio.

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