Percorso:

Io Donna – “Ferma il bastardo”, ora si passa ai fatti

di Elena Salem

Con oltre 90 mila likes su fb prosegue la campagna contro la violenza alle donne. Gianluigi Cimmino, ad di Yamamay: “Con il ministero dell’Interno ora sosterremo le associazioni sul territorio”

Dalla denuncia al sostegno attivo delle associazioni sul territorio. “Ferma il bastardo” la campagna lanciata nel mese di luglio da Yamamay per innalzare il livello di consapevolezza delle donne vittime di violenza entra nella fase due. Lo annuncia a Io Donna, Gianluigi Cimmino, quarant’anni, amministratore delegato e ideatore del noto marchio di biancheria intima. “Vorremmo passare dalle parole ai fatti – dichiara Cimmino – per questo stiamo lavorando con Isabella Rauti (consigliere del ministro dell’Interno per le politiche di contrasto della violenza di genere, sessuale e del femminicidio), a un accordo con il Ministero per individuare, finanziare e dare visibilità alle realtà che contribuiscono ogni giorno ad aiutare le donne, vittime di abusi e stalking. Useremo anche i nostri spazi pubblicitari”.
Le prime associazioni ad aver chiesto il sostegno a Pianoforte Holding (che comprende i tre marchi Yamamay, Carpisa e Jaked) sono InterVita, “Dire contro la violenza”, “Associazione Contatto” e “Doppia difesa”, fondata da Michelle Hunziker e Giulia Buongiorno. Il sito su Facebook, dedicato dal brand alla campagna, ha quasi superato la soglia dei novantamila like, 15 milioni di condivisione di pagine, e nei prossimi giorni verrà trasformato in un vero e proprio spazio di servizio per dare informazioni sull’argomento. Anche la Tshirt che riprende l’immagine di “Ferma il bastardo”, indossata tra gli altri da Alessia Marcuzzi e Federica Pellegrini, è stata molto richiesta. “Ora la venderemo e l’intero ricavato verrà devoluto al sostegno delle associazioni sul territorio”.
“Il nostro centralino ha ricevuto centinaia di telefonate di donne che, in forma anonima, ci chiedevano aiuto – racconta ancora il capo di Yamamay – decine di donne in situazioni drammatiche sui blog hanno confessato la loro storia, domandando a noi cosa fare. In un primo momento abbiamo messo a disposizione uno psicologo che rispondeva alle loro domande, ma poi ci siamo resi conto che non era nostro compito. Sono le istituzioni che devono prendere provvedimenti. Noi faremo da pungolo perché l’attenzione sia sempre vigile”.
Il gruppo Pianoforte Holding che comprende al suo interno Yamamay, Carpisa e Jaked ha fatturato, nel 2012, 270 milioni di euro e conta oltre mille dipendenti diretti – ma se si considera anche l’indotto nelle catene dei negozi, il numero sale a diecimila ( il 90% sono donne). “Un esercito rosa – sottolinea Cimmino – che ha contribuito attivamente a promuovere l’iniziativa e che ci chiede di continuare su questa strada”.

[Fonte: www.iodonna.it]

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