Percorso:

Interrogazione a risposta scritta – Atto n. 4-07355 – Ai Ministri dell’interno, delle pari opportunità e della famiglia e della salute

Atto n. 4-07355

Pubblicato il 4 agosto 2022, nella seduta n. 460

RAUTI Isabella – Ai Ministri dell’interno, per le pari opportunità e la famiglia e della salute. –

Premesso che:

le pratiche di mutilazione sessuale femminile riguardano soprattutto minorenni e sono presenti in circa 40 Paesi nel mondo (28 Paesi dell’Africa sub-sahariana): ogni anno circa 3 milioni di bambine si aggiungono ai 130 milioni di donne che già convivono con il ricordo, concreto ed indelebile, di questa orrenda tortura. Si apprende da un rapporto del 2019, realizzato dall’università Bicocca, che in Italia circa 88.000 donne, di cui quasi 8.000 minorenni, hanno subito tale pratica estremamente dolorosa e pericolosa per la salute;

l’articolo 5 della legge 9 gennaio 2006, n. 7, detta “legge Consolo”, recante “Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile”, ha disposto la creazione di un numero verde, che consente di segnalare alle autorità i casi di mutilazioni genitali femminili;

il comma 1, lettera a), dell’articolo 3 rimanda alle campagne informative da attuare per creare una consapevolezza sui rischi legati alle mutilazioni, infatti, secondo l’articolo 583-bis del codice penale, le pene inflitte vanno da 4 a 12 anni di reclusione per chi provoca mutilazioni genitali femminili;

considerato che al numero verde previsto dall’articolo 9, comma 1, della medesima legge n. 7 del 2006, gestito dal Ministero dell’interno, a fronte degli ingenti fondi stanziati con cadenza annuale, nel biennio 2020-2021 risultano solamente 13 chiamate, di cui soltanto 4 sono state in seguito inoltrate alle forze dell’ordine,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo, ciascuno relativamente alle proprie competenze, ritengano che sia possibile potenziare ulteriormente le campagne informative per contribuire ad una maggiore consapevolezza presso le comunità e scoraggiare tali pratiche;

se, specie alla luce delle criticità riscontrate, ritengano ancora realistica l’attuale previsione di spesa e un eventuale accorpamento del numero verde esistente con il numero verde contro la violenza sulle donne, ovvero il 1522, e sulla base di quali provvedimenti intendano arginare l’ingente sommerso di casi di mutilazioni genitali femminili che sfuggono alle statistiche ufficiali.

[Fonte: www.senato.it]

RAUTI interrogazione – Numero Verde contro l’infibulazione
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