Percorso:

Interrogazione a risposta orale – Atto n. 3-03123 (in Commissione) – Al Ministro della salute

Atto n. 3-03123 (in Commissione)

Pubblicato il 23 febbraio 2022, nella seduta n. 407

ZAFFINI , RAUTI , FAZZOLARI , DRAGO , PETRENGA , GARNERO SANTANCHE’ , LA PIETRA , TOTARO – Al Ministro della salute. -Premesso che:

il vaccino “Spikevax” (Moderna) è stato il secondo vaccino COVID-19 autorizzato da AIFA in Italia (il 7 gennaio 2021);

AIFA ha raccomandato la somministrazione della seconda dose, a distanza di 4 settimane (e comunque non oltre 42 giorni) dopo la prima dose, per completare il ciclo di vaccinazione;

nella circolare 11 novembre 2021 “Aggiornamento delle indicazioni sulla somministrazione di dosi ‘booster’ nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19” il Ministero della salute raccomanda la somministrazione del terzo richiamo “booster”, qualora effettuato con Spikevax di Moderna, con 50 microgrammi in 0,25 millilitri, pari a metà dose;

considerato che:

il 6 ottobre 2021 Israele ha lanciato l’allarme per la maggior frequenza di miocarditi nei giovani under 30 (articoli poi pubblicati nel “New England journal of medicine” il 2 dicembre 2021);

numerosi Paesi europei, tra cui Francia e Germania, hanno sconsigliato la somministrazione del vaccino Spikevax (Moderna) agli under 30 per motivi precauzionali dovuti ad un eccesso di miocarditi e pericarditi anche rispetto al vaccino Pfizer;

il 3 dicembre 2021 l’Agenzia europea dei medicinali ha aggiornato il riassunto delle caratteristiche di prodotto per entrambi i vaccini a mRNA (Pfizer e Moderna), formalmente indicando le reazioni di miocardite e pericardite come eventi avversi con frequenza inferiore a uno su 10.000 e tale aggiornamento è avvenuto a seguito dei risultati di due ampi studi farmaco epidemiologici condotti in Francia, dove tra il 15 maggio e 31 agosto sono stati identificati 919 casi di miocardite e 917 casi di pericardite;

il 5 gennaio 2022 l’advisory committee on immunization practices (ACIP) del CDC americano ha pubblicato dati relativi alle miocarditi nei minori riportando incidenze paragonabili a quelle riscontrate in Europa;

il 25 gennaio 2022 il “Journal of American medical association” ha pubblicato un lungo articolo sul rischio di miocardite da vaccino nei giovani al di sotto dei 24 anni, concludendo che il rischio di sviluppare tale reazione avversa era aumentato soprattutto dopo la seconda dose ed in particolare negli adolescenti e giovani maschi, e concludeva affermando che tale rischio deve essere formalmente considerato nel contesto degli eventuali benefici della vaccinazione;

i rischi di eventi di miocardite a seguito della dose booster (terza dose) non sono stati ancora considerati nella valutazione del rapporto tra beneficio e rischio da parte dell’Agenzia europea dei medicinali, la quale infatti prudenzialmente e ad avviso degli interroganti molto opportunamente, raccomanda la dose booster esclusivamente nei maggiorenni o nei minori severamente compromessi;

AIFA invece, inspiegabilmente, ha unilateralmente deciso di autorizzare la dose booster in tutti i minori in aperto contrasto con le indicazioni europee,

si chiede di sapere:

quali siano le ragioni per cui il Governo non ha promosso e tuttora non ha avviato una campagna di sensibilizzazione sui rischi di infiammazione cardiaca post vaccino, ben accertati a seguito della vaccinazione nei giovani adulti, posto che la diagnosi e le conseguenti terapie sono “tempo dipendenti”;

perché il Governo italiano, al pari di quelli di altri Paesi europei (fra cui Francia e Germania), non sconsigli in via prudenziale l’utilizzo del vaccino Spikevax negli under 30;

perché abbia autorizzato l’utilizzo della dose booster nei minori, con l’utilizzo del vaccino Spikevax di Moderna, in difformità dalla valutazione ufficiale dell’EMA ed in difformità rispetto ai dati riportati condivisi dalla comunità scientifica.

[Fonte: www.senato.it]

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