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Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio.it – Alla ricerca dell’unità perduta: la destra si cerca ma le anime si dividono. Storace: “Nuova classe dirigente”

– Riunire la destra? Più facile a dirsi che a farsi. E la recente storia della diaspora nata con la fine di Alleanza Nazionale sta lì a dimostrarlo. E così mentre le iniziative si moltiplicano, le divisioni restano. Capita ad esempio che mentre sabato una par te dell’An che «conta» si ritroverà a Roma, dalle 9.30 al Residence di Ripetta per ragionare, per dirla con Storace, sulla ipotesi di una «Nuova Alleanza Nazionale» (che dovrebbe quindi dialogare con il centrodestra a trazione berlusconiana), domani un altro pezzo di quel partito, con a capo i circoli Rivadestra, paradossalmente i primi nati nel passaggio da Msi ad An, si ritroverà per proseguire il dialogo con la Lega (cominciato con la manifestazione di Salvini a Roma) e pronunciare un definitivo «basta» ai «colonnelli ex An». Lo dice chiaramente Fabio Sabbatani Schiuma, segretario di Rivadestra e un tempo «delfino» di Storace: «Per ricostruire la destra bisogna individuare una nuova classe dirigente, voltare per sempre le amare pagine scritte da Fini e da tutti i suoi colonnelli, nessuno escluso, e dialogare con il Salvini del nuovo corso leghista, che parla chiaro sui problemi reali italiani e ha il coraggio di esporsi su immigrazione ed Europa». Domani il confronto (alle 18.45 nella Sala da Feltre a Trastevere, la stessa che ospitò Salvini insieme a esponenti della destra francese e tedesca prima della manifestazione) vedrà come principale interlocutore il presidente del gruppo al Senato della Lega Nord, Gian Marco Centinaio. Sabato invece sarà la volta di volti noti come Isabella Rauti (figlia dello scomparso Pino Rauti e moglie di Gianni Alemanno), tre vicepresidenti, Briguglio, Tatarella e Zacchera, della Fondazione An (quella che detiene sigla, simbolo e il non piccolo patrimonio del partito), ex ministri e personaggi di primo piano che sono «dispersi» tra Forza Italia, Fratelli d’Italia e associazioni e fondazioni assortite: dal già citato leader de La Destra, Storace, a Silvano Moffa, da Adolfo Urso e Mario Landolfi, da Roberto Menia a Domenico Nania. Si ritroveranno a discutere, sotto l’egida di una decina di sigle, di «Una Destra per la Terza Repubblica: radici storiche, valori fondanti e scelte politiche per una nuova proposta». Nuova tappa della serie di appuntamenti cominciati l’8 febbraio al Cinema Adriano. «Senza una nuova destra che raccolga l’eredità ideale e politica di Alleanza Nazionale per difendere in Europa l’interesse nazionale – afferma Isabella Rauti, portavoce di ‘Prima l’Italià ed esponente del partito di Giorgia Meloni» è impossibile rilanciare un’opposizione credibile in grado di costruire un’alternativa di governo al Pd di Matteo Renzi«. La diaspora continua e l’unico elemento comune di questa »sfida« convegnistica è la presenza di un deputato di Forza Italia, Fabrizio Di Stefano, che in assoluta »par condicio« parteciperà ad entrambi gli eventi.

[Fonte: www.corrierediroma-news.it]

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