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corriere.it – «Via le Mani», il Tevere ospita la tredicesima edizione della regata contro la violenza di genere

La regata è stata ideata nel 2013 dalla Federazione Italiana Canottaggio e dall’Associazione Hands Off Women a sostegno dell’Associazione Nazionale «Telefono Rosa»

Solidarietà, sport e lotta alla violenza di genere: domenica 5 ottobre il Tevere ospita la tredicesima edizione di «Via le Mani», la regata ideata nel 2013 dalla Federazione Italiana Canottaggio e dall’Associazione Hands Off Women a sostegno dell’Associazione Nazionale «Telefono Rosa». L’evento, quest’anno ospitato contemporaneamente a Roma e a Mantova, vuole «squarciare il velo del silenzio che troppo spesso avvolge soprusi sulle donne e violenze domestiche» spiega la Senatrice Isabella Rauti, Sottosegretario di Stato alla Difesa e Presidente dell’Associazione Hands Off Women. «Per contrastare le violenze sulle donne – prosegue – le leggi sono una condizione necessaria ma non sufficiente se non sono accompagnate da una rivoluzione culturale, di costume e di mentalità e da campagne di sensibilizzazione. La regata è un’occasione per attirare l’attenzione sulla questione e diffondere la cultura e l’educazione del rispetto alle differenze di genere».

Circa 160 gli atleti in categoria femminile, maschile e mista che si sfideranno sull’otto Jole, in nome degli ideali dell’inclusione e dell’uguaglianza: in acqua anche le campionesse Sara Lisi e Sofia Anastasia Ascalone (azzurre agli Europei e ai Mondiali Under 23), Angelica Erpini (bronzo ai Mondiali Under 19), Penelope Glingler (doppio argento alla Coupe de la Jeunesse), Giorgia Sciattella (campionessa mondiale Under 19).
Ma – ricorda Paolo Vitale, presidente del Circolo Canottieri Roma – «qui non si gareggia solo per vincere, ma per lanciare un messaggio forte: la violenza sulle donne si può e si deve fermare». E perciò, a testimoniare l’urgenza del messaggio, scenderà in acqua anche il mondo dello spettacolo: imbracceranno i remi Loredana Cannata, Cesare Bocci, Sebastiano Somma, Roberto Ciufoli e Stefano Reali, per remare tutti insieme contro la violenza di genere.

[Fonte: roma.corriere.it]

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