Percorso:

Barbadillo.it – Il commento (di I. Rauti). Perché la Rai non censura il sessismo di Alan Friedman contro Melania Trump?”

L’intervento della senatrice di Fdi sulla querelle scaturita dall’insulto riservato dal commentatore all’ex first lady americana

Gravissimo quanto accaduto ieri nel corso di Unomattina quando uno degli ospiti in collegamento, Alan Friedman, ha bollato Melania Trump come escort. Un insulto gratuito e inaccettabile rivolto nella rete principale dell’Azienda pubblica e rispetto al quale riscontro per l’ennesima volta il silenzio delle femministe in servizio permanente. E’ la conferma che il ‘sessismo linguistico’ è lecito quando ad essere insultata è una donna non di sinistra? Che non si riconosce nell’elite mondialista e immigrazionista? Ed è altrettanto grave e imbarazzante la noncuranza con cui lo studio ha accolto quelle offese, continuando quasi come se nulla fosse accaduto. Così come è assurdo che fino ad ora nessuno tra i vertici Rai abbia sentito il dovere di censurare l’accaduto. Melania Trump ha svolto il suo ruolo di first lady in maniera inappuntabile e istituzionale e in ogni caso non merita, così come nessuna donna, di essere bollata con un epiteto gretto e offensivo. Adesso mi auguro che nei confronti di Friedman – il borioso analista sempre di parte – si utilizzi lo stesso rigore a cui si ricorse per Mauro Corona, anch’egli responsabile di un altrettanto becero caso di sessismo. Non vorrei che, nuovamente, fosse utilizzato un metro differente nel giudicare le offese alle donne.

[Fonte: www.barbadillo.it]

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