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Ansa – Lavoro: Lazio; Rauti (Pdl), sostenere donne, trainano crescita fondo per imprenditori in crisi; stasera sarò a fiaccolata

(ANSA) – ROMA, 18 APR – ”Nel 2011 a livello nazionale ci sono 7000 imprese femminili in più rispetto al 2010, un incremento pari allo 0,5%, con due regioni leader, il Lazio e la Lombardia”. Lo ha detto la consigliera regionale Pdl Isabella Rauti intervenendo al Consiglio regionale straordinario sulla crisi. Nel Lazio, ha spiegato, ”c’è stato un incremento dell’1,3% rispetto al 2010, contro lo 0,9% della Lombardia. Il dato, naturalmente, va scorporato per provincia: a Latina è -0,1%, a Rieti -0,5%, a Frosinone e Viterbo i dati sono stabili. A Roma e provincia invece c’è un dato positivo con +1,7%.
Se le imprese al femminile reggono, se il trend compensa la caduta dell’impresa maschile – ha commentato Rauti – dobbiamo investire di più su quella. Dobbiamo trovare delle strategie.
Condivido l’intervento di Saponaro. Inoltre, ci sono parametri troppo rigidi di accesso al credito, c’è la necessità di semplificare”.
In generale invece, per le imprese maschili e femminili, i dati diffusi oggi da Unioncamere sul primo trimestre 2012 riportati da Rauti vedono Latina -0,16%, Frosinone -0,17%, Viterbo -0,47%, Rieti -0,56%. A Roma e provincia invece il dato è +0,53%. La consigliera ha poi lanciato alcune proposte: ”Anche noi potremo seguire quanto proposto un’ora fa alla Camera dal gruppo Pdl: istituire un fondo di solidarietà per Pmi e artigiani senza accesso al credito, un fondo che supporti l’attività dei piccoli imprenditori in crisi. Quelli che non ottengono i fidi e poi magari si tolgono la vita. Serve inoltre un tavolo istituzionale che veda seduti politici, imprenditori, sindacati per un ‘Patto per il lavoro’. Il Lazio ha una vocazione e un destino – ha concluso Rauti – E’ in grado di competere a livello nazionale, deve essere Regione trainante. Ma sui temi del lavoro non si può tirare la coperta da qualche parte, non possiamo non ricordare chi si è immolato. Penso che dovremmo tutti assumere una responsabilità collettiva rispetto alla situazione emergenziale del Paese. Sono effetti della crisi globale, che non si è mai profilata come crisi di settore ma di sistema, di un modello economico e sociale che ha disvelato la sua portata distruttiva. Anche io – ha concluso – ho aderito a fiaccolata di questa sera”.(ANSA)

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18-APR-12 17:47 NNNN

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