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Adnkronos – Archivio Rauti: La figlia Isabella, ‘Ecco la verità, direttore Biblioteca Nazionale perseguitato’ / RPT =

Roma, 2 ott. (Adnkronos) – “L’archivio personale di Pino Rauti ha ottenuto dal ministero competente, presieduto anche allora da Franceschini, il riconoscimento di bene culturale di particolare interesse storico. Sulla base di questo e di una donazione fatta da me e mia sorella, eredi della biblioteca, abbiamo chiesto che la Biblioteca Nazionale contenesse in un unico fondo sia l’archivio privato di Pino Rauti – che aveva avuto il riconoscimento – sia la biblioteca. Nel novembre scorso, poiché non si poteva fare una presentazione pubblica, mi sono permessa di recarmi alla biblioteca nazionale e di fare un video in cui annunciavo finalmente la fruizione online dell’archivio privato e della biblioteca, rimandando a dopo la pandemia per un evento pubblico. Da quel giorno, era il 19 novembre dell’anno scorso, il direttore della biblioteca (Andrea De Pasquale, ndr) è stato sottoposto a una persecuzione, che si è esercitata in varie forme e misure, che ha visto addirittura manifestazioni davanti alla biblioteca, danneggiamenti, scritte, fino alla persecuzione del suo lavoro, della sua persona e della sua figura solo per aver fatto questo atto di ricostruzione storica, scientifica, senza occultare né manipolare nulla”. A raccontare il dietro le quinte dell’affaire Biblioteca Rauti è Isabella Rauti, figlia di Pino, intervenuta nei giorni scorsi alla presentazione del libro di Sandro Forte “Ordine Nuovo parla” nella sala conferenze della Fondazione Alleanza Nazionale.
A scatenare la bagarre all’epoca fu la circostanza che in un comunicato scritto dal ministero dei Beni culturali Pino Rauti venne definito uno statista. “Quel comunicato non è stato fatto né dal direttore De Pasquale né dalla famiglia Rauti – e abbiamo le carte per dimostrarlo – ma da qualcuno del Ministero – sottolinea Isabella –
Però, quando questo accade, Franceschini viene avvertito, si oscura addirittura tutto il sito e nasce questa polemica che si trascina per mesi, senza che mai nessuno dica la verità. E cioè che quel comunicato non è del direttore della biblioteca né della famiglia Rauti. Sulla base di questa fake news, da novembre in poi De Pasquale è stato perseguitato e alla fine questa persecuzione qualcosa ha ottenuto perché gli è stata tolta la facoltà di essere presidente della commissione che deve desecretare gli atti di cui si è parlato sin qui, una deminutio molto importante che non ha precedenti”.
“Questi mesi di persecuzione ai danni di uno studioso che si è occupato sempre e solo di cultura a livello istituzionale, una persona non di partito, che non ha un sentimento politico, dimostrano secondo me quello che in piccolo noi continuiamo a vivere ogni giorno – continua Isabella Rauti – Un esempio? A Treviglio, in provincia di Bergamo, c’è un circolo di Fratelli d’Italia intitolato a Pino Rauti, che quando è nato ha scatenato una polemica infinita. I candidati a sindaco hanno detto che il candidato sindaco del centrodestra deve dichiarare pubblicamente di essere antifascista, antirazzista, in quanto viene appoggiato da un circolo che si chiama Pino Rauti, fondatore di Ordine Nuovo. Nessuno poi dice che è stato accusato e poi assolto, perseguitato e poi prosciolto. No, si dice soltanto questo.
E’ una storia che non finisce mai e quello che mi terrorizza è la capacità di voler imporre a tutti i costi un pensiero unico e distorto, voler imporre delle false notizie senza sforzarsi di ricostruire la verità storica e politica. Attrezziamoci tutti – ha concluso la Rauti nel suo intervento alla Fondazione di An – perché la battaglia sarà una battaglia al nostro passato, alla nostra storia, una storia scritta dai vincitori e che mai ha riconosciuto le ragioni dei vinti”.
(Sil/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
02-OTT-21 18:08
NNNN
(Ripetizione con titolo e testo corretti)

Comunicato stampa della Biblioteca Nazionale – 19 novembre 2020
[File pf – 93 Kb]

Comunicato della famiglia Rauti – 19 novembre 2020 – Cultura – Nasce fondo Pino Rauti nella Biblioteca Nazionale di Roma
[File pdf – 61 Kb]

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