Con il via libera alle nomine dei sottosegretari e dei viceministri il governo Meloni è al completo. Ecco tutti i nomi, e le prime polemiche
Governo al completo: con il via libera alle nomine dei sottosegretari e dei viceministri, l’Esecutivo guidato dalla premier Giorgia Meloni è fatto. Fratelli d’Italia, principale partito della maggioranza, ottiene 18 posti tra viceministri e sottosegretari, di cui 7 donne e 11 uomini. Alla Lega vanno 11 posti, di cui 3 donne e 8 uomini, a Forza Italia 8, di cui 3 donne e 5 uomini. Su un totale di 39 nomi, soltanto 13 sono donne.
Nel corso del secondo Consiglio dei ministri – il primo effettivo (qui tutto ciò che è stato deciso su giustizia, Covid e rave party), Meloni ha assicurato che per la scelta dei sottosegretari ha usato il criterio del merito. “Ci sono state valutazioni nel merito ma io non ho incontrato problemi. Il criterio era di individuare le persone migliori per determinati incarichi, ovviamente facendo delle mediazioni. C’era il tema di rappresentanza femminile e quella territoriale, non è mai un lavoro facilissimo, ma noi abbiamo fatto tutto in poche ore e dove ho avuto dei dubbi, non ho avuto problemi a farli presenti e ad avere risposte positive”.
Qui la lista di tutti i ministri del governo Meloni.
Polemiche su alcuni nomi
Dopo le polemiche dei giorni scorsi, Silvio Berlusconi riesce a spuntare 6 sottosegretari e 2 viceministri, ma perde tre dei suoi super favoriti: il coordinatore regionale in Calabria Giuseppe Mangialavori, fedelissimo di Licia Ronzulli, l’ex governatore Ugo Cappellacci, suo uomo in Sardegna, e Paolo Barelli, capogruppo uscente alla Camera e amico di Antonio Tajani.
I primi due sarebbero rimasti fuori a causa delle resistenze di Giorgia Meloni legate a vicende processuali: il nome di Mangialavori era emerso in una in inchiesta su un clan ‘ndranghetista, anche se lui non è mai stato indagato, e Cappellacci sarebbe a processo per corruzione e peculato. Anche su Barelli, secondo alcune fonti parlamentari di centrodestra, sarebbero state espresse perplessità di questo tipo.
Tra i nomi che spiccano, senz’altro quello di Vittorio Sgarbi che finisce alla Cultura. Ma anche quello del numero 2 al ministero delle Infrastrutture, Galeazzo Bignami, meglio noto alle cronache per alcune foto risalenti al 2005 in cui è apparto vestito da nazista. In occasione del suo addio al celibato, Bignami si fece fotografare con una divisa nazista. Scatti che gli preclusero la partecipazione alla festa nazionale del Pd dello scorso anno a Bologna, viste le polemiche dell’Anpi ma non solo.
Qui le prime pesanti critiche al governo Meloni, una su tutte in merito al tetto del contante che salirà a 10mila euro.
Ma ecco qui la lista dei sottosegretari e dei viceministri del governo Meloni.
Presidenza del Consiglio
Giovanbattista Fazzolari (attuazione del programma di Governo)
Giuseppina Castiello, Matilde Siracusano (rapporti con il Parlamento)
Alessio Butti (innovazione tecnologica)
Alberto Barachini (informazione ed editoria)
Alessandro Morelli (coordinamento della politica economica)
Esteri e cooperazione internazionale
Edmondo Cirielli (Viceministro)
Giorgio Silli
Maria Tripodi
Interno
Wanda Ferro, Nicola Molteni, Emanuele Prisco
Giustizia
Francesco Paolo Sisto (Viceministro)
Andrea Delmastro Delle Vedove
Andrea Ostellari
Difesa
Matteo Perego
Isabella Rauti
Economia e finanze
Maurizio Leo (Viceministro)
Lucia Albano
Federico Freni
Sandra Savino
Imprese e made in Italy
Valentino Valentini (Viceministro)
Fausta Bergamotto
Massimo Bitonci
Ambiente e sicurezza energetica
Vannia Gava (Viceministro)
Claudio Barbaro
Agricoltura e sovranità alimentare
Luigi D’Eramo
Patrizio Giacomo La Pietra
Infrastrutture e mobilità sostenibili
Galeazzo Bignami (Viceministro)
Edoardo Rixi (Viceministro)
Tullio Ferrante
Lavoro e politiche sociali
Maria Teresa Bellucci (Viceministro)
Claudio Durigon
Istruzione e merito
Paola Frassinetti
Università e ricerca
Augusta Montaruli
Cultura
Lucia Borgonzoni
Gianmarco Mazzi
Vittorio Sgarbi
Salute
Marcello Gemmato
[Fonte: quifinanza.it]