22 Luglio 2025
ore 13:30 - 3ª Commissione Affari esteri e difesa, Senato della Repubblica, Plenaria (n. 143)
ore 14:30 - Seduta d'Aula, Senato della Repubblica
ore 14:30 - 3ª Commissione Affari esteri e difesa, Senato della Repubblica, Assemblea (n. 331)
23 Luglio 2025
ore 08:30 - 3ª Commissione Affari esteri e difesa, Senato della Repubblica, Ufficio di Presidenza Integrato (n. 109)
ore 09:30 - Seduta d'Aula, Senato della Repubblica
ore 09:30 - 3ª Commissione Affari esteri e difesa, Senato della Repubblica, Assemblea (n. 332)
ore 15:00 - Commissioni Riunite III Affari Esteri e IV Difesa, Camera dei Deputati
24 Luglio 2025
ore 09:30 - Seduta d'Aula, Senato della Repubblica
ore 09:30 - 3ª Commissione Affari esteri e difesa, Senato della Repubblica, Assemblea (n. 333)
ore 15:00 - Interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 151-bis del Regolamento, Senato della Repubblica
ore 16:00 - Informativa del Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità sulle misure di prevenzione e contrasto dei femminicidi in età adolescenziale, Senato della Repubblica
Io non scordo!
Dal 2004 una legge dello Stato riconosce il legittimo diritto alla memoria, istituendo il giorno del ricordo dei martiri delle Foibe e dell’esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani. Ciò nonostante registriamo continui tentativi di mistificazione e addirittura di negazionismo verso quello che fu un disegno criminoso basato sull’odio etnico e finalizzato alla pulizia etnica degli italiani al confine orientale. Quest’anno il ‘Giorno del ricordo’ assume un valore ancora più significativo con la decisione della Rai di mandare in onda il film ‘Red Land’, che racconta la tragica storia di Norma Cossetto, brutalizzata e uccisa dalle truppe comuniste di Tito. Finalmente un ‘iniziativa che consente di aprire uno squarcio profondo su un tema altrettanto sottaciuto, quello delle violenze delle truppe di Tito.
Dopo aver faticosamente riaffermato la verità storica sulle foibe, è necessario fare luce sulle violenze dell’esercito di Tito. Mi auguro che la battaglia di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia per la revoca dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce conferita al Maresciallo Tito, responsabile del massacro delle Foibe e di tanti italiani innocenti, trovi sempre più consenso e possa portare in tempi brevi al varo di una legge che riafferma la giustizia e la verità.
Io non scordo!