Una scuola superiore per formare “persone capaci di leggere la realtà e guidare il cambiamento, senza abbandonare il patrimonio dei valori nazionali”. È l’obiettivo della proposta che la sottosegretaria alla Difesa, la senatrice Isabella Rauti, ha lanciato al Secondo forum nazionale della formazione interforze che si è tenuto oggi, 3 dicembre, presso il Palazzo dell’Arsenale di Torino, sede del Comando per la formazione, specializzazione e dottrina dell’Esercito. L’idea ha un nome: “un liceo militare interforze, con moduli didattici che permettano il confronto su tutti i domini e che prepari alla competizione globale”. Dunque, una scuola che sia capace di avvicinare al mondo militare, in un contesto tutto nuovo, quello segnato dal rischio delle cosiddette “guerre ibride”.
Il Forum sulla formazione interforze è stato l’occasione per discutere di “conoscenze e competenze abilitanti” con gli ufficiali delle Forze Armate: l’Esercito, la Marina, l’Aeronautica e l’Arma dei Carabinieri. Ma anche di conoscere maggiormente le attività che le diverse scuole e accademie d’Italia organizzano per formare i propri allievi. “La formazione è una leva strategica – ha detto Rauti – : il primo abilitatore della deterrenza moderna e il fondamento della resilienza nazionale di fronte alle minacce ibride e cognitive”. Per la sottosegretaria, il forum rappresenta un punto d’arrivo rispetto a un anno di esperienze maturate sul campo della formazione, ma anche “un nuovo punto di partenza rispetto a quello che sarà il terzo forum”. Secondo Rauti, questi eventi servono a”dare un impulso e un’accelerazione, oltre che un aspetto dottrinario, al sistema difesa”. Per il prossimo forum si punta quindi sui “cosiddetti deficit cognitivi che nascono dall’utilizzo delle nuovissime tecnologie, in particolare l’intelligenza artificiale, tutti strumenti che dobbiamo conoscere, utilizzare e padroneggiare”.
La sottosegretaria ha parlato anche della riforma della Difesa a cui il Ministero sta lavorando: “Il ministro della Difesa Guido Crosetto sta disegnando una riorganizzazione della Difesa con interventi a più livelli. Essa dovrà naturalmente seguire tutti i passaggi in Consiglio di Ministri e poi in Parlamento”. Il riassetto è reso necessario “dalla situazione globale caratterizzata da instabilità pervasiva e cronica. La Difesa si deve attrezzare a rispondere alle nuove minacce e alle nuove sfide, come la cybersicurezza”. Lo stesso Crosetto ha mandato un messaggio in cui ha sottolineato il ruolo centrale della formazione nell’attuale scenario di guerra ibrida che sfrutta “disinformazione, attacchi informatici e manipolazione dell’opinione pubblica”. Secondo il ministro, l’intelligenza artificiale, l’high performance computing e il quantum computing rappresentano le nuove tecnologie da padroneggiare ed è essenziale che gli istituti militari agiscano in questo senso.
Oltre agli interventi degli ufficiali, il forum interforze ha visto anche la partecipazione attiva di allievi degli Istituti di formazione della Difesa, che hanno illustrato le esercitazioni fatte nel wargaming. Addestramenti finalizzati a simulare situazioni di guerra in scenari reali.
[Fonte: futura.news]






























