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GEA – Ambiente, celebrati i 40 anni di ricerche in Antartide del Cnr

Roma, 01 dic (GEA) – Con ‘Antarctica Day’ si sono celebrati oggi a Roma, al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), i 40 anni del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). Promosso dalla Commissione Scientifica Nazionale per l’Antartide (CSNA), l’evento si è aperto con il messaggio del Ministro dell’Università e della Ricerca (MUR), Anna Maria Bernini, seguito dagli interventi di Isabella Rauti, Sottosegretario alla Difesa con delega all’Artico, Sub-artico e Antartide, e Marco Mancini, Segretario Generale del MUR. “Oggi celebriamo i quarant’anni delle missioni scientifiche in Antartide, riconoscendo il valore della grande ‘avventura bianca’ di cui la Difesa è parte integrante, assicurando continuità, sicurezza e supporto tecnico-operativo alla ricerca scientifica nazionale al Polo Sud. La Difesa svolge un ruolo strategico a fianco della comunità scientifica nazionale, mettendo in campo competenze, mezzi e professionalità indispensabili per operare in un contesto inospitale come l’Antartide: un modello virtuoso di collaborazione che oggi trova nuovo impulso nel recente Protocollo d’Intesa tra Ministero della Difesa ed ENEA, finalizzato a sviluppare progettualità avanzate e capacità condivise”, ha sottolineato la Senatrice Rauti. “La presenza della Difesa in Antartide non significa solo sicurezza ma anche progetti sfidanti, come la pista di volo semipermanente di Boulder Clay realizzata con il contributo della Difesa, e che dovrebbe diventare permanente, nonché l’impiego di assetti ‘dual use’ per esigenze civili e di ricerca scientifica: un approccio moderno che conferma la credibilità internazionale e rafforza la competitività del Paese nei grandi contesti scientifici globali”.
“Il PNRA, uno dei più impegnativi programmi scientifici del MUR, è proposto dalla CSNA al Ministro e trova attuazione grazie al contributo degli Enti CNR, ENEA e l’Istituto dei Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS), e alla partecipazione scientifica di molti istituti degli enti stessi e di numerose università italiane”, ha dichiarato il Presidente della CSNA, Silvano Onofri. “Ringrazio lo staff del CNR per il grande sforzo organizzativo profuso per l’evento di oggi. Il contributo italiano alla produzione scientifica antartica è molto importante, visto che manteniamo una posizione di spicco da anni, occupando il quinto posto a livello mondiale. Con un impegno finanziario, attualizzato, di circa 900 milioni di euro in 40 anni, inferiore rispetto ai grandi Paesi impegnati in Antartide, l’Italia risulta essere uno dei leader in quell’area. Questa posizione di leadership, che ha un valore anche geopolitico, si deve all’impegno scientifico, che dovrà essere adeguatamente sostenuto in futuro”.
(Segue)
EFS
AMB
01 DIC 2025

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