(AGENPARL) – Mon 01 December 2025 [cid:fff73158-0a7a-428b-86a1-bafa9703fb7a]
COMUNICATO STAMPA 95/2025
Antartide: 40 anni di ricerca italiana
Celebrati al CNR i 40 anni del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). Alla presenza di rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni coinvolte nel Programma sono stati analizzati i traguardi raggiunti e illustrate le prospettive e le sfide scientifiche per il prossimo futuro. Inaugurata anche la mostra interattiva ‘Antartide il Continente Bianco. 40 anni di ricerca italiana’
Con ‘Antarctica Day’ si sono celebrati oggi a Roma, al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), i 40 anni del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). Promosso dalla Commissione Scientifica Nazionale per l’Antartide (CSNA), l’evento si è aperto con il messaggio del Ministro dell’Università e della Ricerca (MUR), Anna Maria Bernini, seguito dagli interventi di Isabella Rauti, Sottosegretario alla Difesa con delega all’Artico, Sub-artico e Antartide, e Marco Mancini, Segretario Generale del MUR. “Oggi celebriamo i quarant’anni delle missioni scientifiche in Antartide, riconoscendo il valore della grande ‘avventura bianca’ di cui la Difesa è parte integrante, assicurando continuità, sicurezza e supporto tecnico-operativo alla ricerca scientifica nazionale al Polo Sud. La Difesa svolge un ruolo strategico a fianco della comunità scientifica nazionale, mettendo in campo competenze, mezzi e professionalità indispensabili per operare in un contesto inospitale come l’Antartide: un modello virtuoso di collaborazione che oggi trova nuovo impulso nel recente Protocollo d’Intesa tra Ministero della Difesa ed ENEA, finalizzato a sviluppare progettualità avanzate e capacità condivise”, ha sottolineato la Senatrice Rauti. “La presenza della Difesa in Antartide non significa solo sicurezza ma anche progetti sfidanti, come la pista di volo semipermanente di Boulder Clay realizzata con il contributo della Difesa, e che dovrebbe diventare permanente, nonché l’impiego di assetti ‘dual use’ per esigenze civili e di ricerca scientifica: un approccio moderno che conferma la credibilità internazionale e rafforza la competitività del Paese nei grandi contesti scientifici globali”.
“Il PNRA, uno dei più impegnativi programmi scientifici del MUR, è proposto dalla CSNA al Ministro e trova attuazione grazie al contributo degli Enti CNR, ENEA e l’Istituto dei Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS), e alla partecipazione scientifica di molti istituti degli enti stessi e di numerose università italiane”, ha dichiarato il Presidente della CSNA, Silvano Onofri. “Ringrazio lo staff del CNR per il grande sforzo organizzativo profuso per l’evento di oggi. Il contributo italiano alla produzione scientifica antartica è molto importante, visto che manteniamo una posizione di spicco da anni, occupando il quinto posto a livello mondiale. Con un impegno finanziario, attualizzato, di circa 900 milioni di euro in 40 anni, inferiore rispetto ai grandi Paesi impegnati in Antartide, l’Italia risulta essere uno dei leader in quell’area. Questa posizione di leadership, che ha un valore anche geopolitico, si deve all’impegno scientifico, che dovrà essere adeguatamente sostenuto in futuro”.
Presente Francesco Petracchini, Direttore del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente (DSSTTA-CNR), in rappresentanza del Presidente del CNR, che ha così commentato. “In questi anni il CNR ha rappresentato la piattaforma abilitante del PNRA, assicurando leadership scientifica e capacità di innovazione, con una visione sistemica e un forte investimento nel capitale umano. Un Programma che è anche un laboratorio avanzato di diplomazia scientifica, dove la collaborazione non è un’opzione ma una condizione essenziale di lavoro. Dalle ricerche nei laghi subglaciali alle attività nelle Dry Valleys, fino agli studi integrati sui sistemi estremi e le ricostruzioni paleoclimatiche che risalgono a oltre 1,2 milioni di anni fa, il CNR, con l’Istituto di Scienze Polari e gli altri istituti coinvolti, continuerà a essere un acceleratore, un abilitatore e un punto di riferimento per la scienza in Antartide”.
Nel corso della mattinata, i rappresentanti dei tre Enti attuatori del PNRA (oltre al CNR, i Presidenti di ENEA, Francesca Mariotti, e di OGS, Nicola Casagli) e delle istituzioni che vi partecipano hanno descritto i risultati ottenuti in questi 40 anni, delineando gli obiettivi per il prossimo decennio e gli strumenti per raggiungerli. Nel corso dell’evento sono stati effettuati collegamenti in diretta dalle stazioni antartiche Concordia e Mario Zucchelli e dalla nave rompighiaccio ‘Laura Bassi’, in viaggio verso il continente bianco.
Un focus rilevante è stato quello delle collaborazioni internazionali, tra cui spicca lo Scientific Committee on Antarctic Research (SCAR), organismo che pianifica, sviluppa e coordina la ricerca scientifica in Antartide e nell’Oceano del Sud. “A SCAR, organismo indipendente internazionalmente riconosciuto, aderiscono 46 nazioni, fra cui l’Italia, e 9 associazioni internazionali”, ha evidenziato Giovanni Macelloni, Direttore dell’Istituto di Fisica Applicata ‘Nello Carrara’ del CNR (CNR-IFAC) e delegato SCAR del Ministro dell’Università e della Ricerca. “Oltre ai programmi in atto, va ricordata la preparazione del Fifth International Polar Year, previsto per il 2032-2033, che coinvolgerà tutta la comunità internazionale in uno sforzo logistico e scientifico senza precedenti”.
Una delle infrastrutture di supporto al PNRA è il Museo Nazionale dell’Antartide ‘Felice Ippolito’ (MNA), dove vengono conservati e studiati i reperti raccolti nel corso delle spedizioni antartiche. “Sono rocce, sedimenti, meteoriti, ghiaccio, organismi animali e vegetali, batteri e funghi: tutto ciò rappresenta un unicum nel panorama dei musei polari mondiali. Il nostro Museo ha recentemente avviato la catalogazione del patrimonio multimediale relativo all’Antartide, che vede il coinvolgimento di tutti gli enti pubblici di ricerca e le università che partecipano al PNRA, chiamando la comunità scientifica a effettuare studi per la valorizzazione di questi reperti”, ha spiegato Carlo Alberto Ricci, Presidente del MNA.
Interventi anche da parte di Alice Guzzi e Giacomo Traversa, rispettivamente vicepresidente di APECS International e presidente di APECS Italy: l’Association of Polar Early Career Scientists (APECS) è una rete internazionale nata per creare una comunità attiva di giovani ricercatori impegnati nelle scienze polari, che ha anche una sezione italiana.
In chiusura di giornata le autorità presenti hanno presenziato all’inaugurazione della mostra ‘Antartide il Continente Bianco. 40 anni di ricerca italiana’, un percorso che illustra la storia e la geografia del continente e ripercorre le tappe della presenza italiana, evidenziando i risultati scientifici e logistici più significativi. La mostra sarà aperta al pubblico e alle scuole, presso la sede centrale del CNR, dal 2 dicembre 2025 al 23 gennaio 2026.
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Le missioni italiane in Antartide sono finanziate dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del PNRA, sono gestite dal Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR per il coordinamento scientifico, dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – ENEA per quanto riguarda la pianificazione e l’organizzazione logistica delle attività presso le basi antartiche, e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS per la gestione tecnica e scientifica della n/r Laura Bassi
Roma, 1° dicembre 2025
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Didascalia immagini:
01. 01. Anna Maria Bernini – Ministro dell’Università e della Ricerca. Sotto, da sinistra: Giorgio Budillon – Vicepresidente CSNA; Isabella Rauti – Sottosegretario alla Difesa; Marco Mancini – Segretario Generale del Ministero dell’Università e della Ricerca; Francesca Mariotti – Presidente ENEA 02. Isabella Rauti – Sottosegretario alla Difesa 03. Silvano Onofri – Presidente CSNA 04. Francesco Petracchini – Direttore DSSTTA-CNR 05. Francesca Mariotti – Presidente ENEA 06. Nicola Casagli – Presidente OGS
La La scheda
Chi: Consiglio Nazionale delle Ricerche
Che cosa: Evento ‘Antarctica Day’ per celebrare i 40 anni del PNRA
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