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Dire – Difesa. Rauti a forum mondiale Artico: compiere ogni sforzo per proteggerlo

(DIRE) Roma, 19 ott. – “Il futuro dell’Artico è il futuro del Pianeta, dobbiamo compiere ogni sforzo per proteggerlo”. Così il sottosegretario di Stato alla Difesa, senatrice Isabella RAUTI, intervenuta in plenaria alla giornata conclusiva all’Arctic Circle Assembly 2025, il più importante forum mondiale sulle questioni artiche, che si è tenuto a Reykjavik, in Islanda, dal 16 al 18 ottobre. RAUTI – che in ambito Difesa ha la delega all’ambiente Artico, Subartico e Antartide – ha guidato la delegazione italiana, con rappresentanti dei ministeri degli Esteri, dell’Università e Ricerca e del Cnr.
“L’Italia- ha sottolineato RAUTI- è consapevole che la regione artica vive profonde trasformazioni con il progressivo scioglimento dei ghiacci, causato dai cambiamenti climatici, l’apertura di nuove rotte marittime e commerciali ed il rischio di uno sfruttamento selvaggio delle sue risorse naturali, terre rare e materie prime strategiche. Un ecosistema fragile e nevralgico che va protetto con impegni ed obiettivi comuni, con la cooperazione e la ricerca scientifica per uno sviluppo pacifico e sostenibile”.
L’Assemblea artica di Reykjavík ha visto la partecipazione di più di 2000 tra rappresentanti dei Governi, scienziati, ricercatori giornalisti e pubblico; quest’ultimo ha avuto una parte attiva e ha interagito con i relatori secondo una formula aperta al dialogo che è uno dei punti di forza del format. La ‘Davos dell’Artico’ ogni anno promuove la cooperazione scientifica, il confronto e l’interazione tra gli Stati artici e le comunità indigene sui temi di comune interesse, con particolare attenzione per le questioni ambientali e climatiche, lo sviluppo sostenibile ed i temi geopolitici e securitari sia regionali che globali.
Il sottosegretario RAUTI è intervenuta nella sessione plenaria della giornata conclusiva dei lavori. “L’Artico – ha detto – riflette le sfide globali di oggi. L’Italia si impegna affinché lo sviluppo pacifico prevalga sullo sfruttamento delle risorse strategiche, la responsabilità comune sull’indifferenza o, peggio, su posture assertive e aggressive. L’Artico è la ‘frontiera delle frontiere’ e richiede un impegno globale in comunità di intenti per preservare questo ecosistema così fragile e così vitale per gli equilibri mondiali”.
(Com/Mgn/ Dire)
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