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difesa.it – Il Sottosegretario Rauti visita il contingente italiano in Kosovo

“In questo avamposto strategico, la nostra Nazione si è sempre distinta per il contributo e l’operato dei nostri soldati e per la leadership italiana; da 26 anni partecipiamo alla Missione KFOR e godiamo della considerazione dell’Alleanza Atlantica, della Comunità Internazionale, delle istituzioni e delle comunità del Kosovo”.

Così il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatrice Isabella Rauti, in visita al contingente italiano impiegato nella missione internazionale Kosovo Force (KFOR).

L’Europa non sarà mai davvero unita e riunita fino a quando i Balcani occidentali non saranno entrati nella famiglia istituzionale dell’Unione Europea. Per il Governo italiano l’integrazione dei Balcani occidentali nell’UE resta una priorità strategica. I militari italiani sono in Kosovo per mantenere aperto il dialogo Belgrado-Pristina  -condotto dall’UE- ma che deve e può avvenire solo in condizioni di sicurezza dell’area, nella consapevolezza che la stabilità regionale influisce sulla sicurezza dell’Europa” ha dichiarato il Sottosegretario. KFOR è la missione più lunga nella storia dell’Alleanza Atlantica e, ad oggi, è anche la più grande con 33 Paesi impegnati; l’Italia partecipa dall’inizio (1999) ed è fra i maggiori contributori rappresentando “un asse fondamentale nello sforzo corale della NATO, per una presenza ed una postura di deterrenza in una regione nevralgica per la sicurezza e gli equilibri geostrategici globali”, ha evidenziato Rauti.

Dopo la visita all’antico Monastero serbo ortodosso di Decane, patrimonio dell’UNESCO e costantemente presidiato dai militari di RC-West, il Sottosegretario ha partecipato alla commemorazione del 32° anniversario della Battaglia del Pastificio (Mogadiscio, Somalia 2 luglio 1993), alla presenza della Medaglia d’Oro al Valor Militare Ten. Col. Gianfranco Paglia, all’epoca giovane Sottotenente e Comandante di un plotone di paracadutisti attaccato dai miliziani somali.

Il contingente italiano a Mogadiscio era impegnato nell’operazione umanitaria UNOSOM II per supportare la popolazione somala vittima della guerra civile, “è un dovere morale ricordare i caduti nei Teatri Operativi e nelle Missioni di pace e stabilità ed onorare la memoria di chi ha combattuto per la Patria” ha concluso Rauti.

[Fonte: www.difesa.it]

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