Percorso:

84ª Seduta Pubblica – Conversione in legge del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, recante disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione (su questioni procedurali)

Segui il mio intervento

RESOCONTO STENOGRAFICO

RAUTI (FdI). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RAUTI (FdI). Signor Presidente, onorevoli colleghi, benvenuti al gran bazar delle semplificazioni! Ci troviamo ad esaminare in Assemblea un decreto-legge che inizialmente viene definito omnibus: ne aveva già tutte le caratteristiche iniziali e si è aggravato. Esso è diventato un mega-maxi-omnibus e per questo vi diciamo: benvenuti al gran bazar!

Non vorremmo veramente vedere in quest’Aula questa sorta di mostro, in cui è stato infilato di tutto. Voglio ricordare anche che la settimana scorsa questa Assemblea è stata convocata e non ha potuto, in realtà, lavorare in modo utile, a parte il lavoro in Commissione, perché a forza di inserire di tutto in questo maxi mega omnibus, sono scoppiate delle contraddizioni politiche e addirittura avete rischiato una crisi di Governo: un Ministro ha minacciato di dimettersi (mi riferisco, evidentemente, alla questione delicata e controversa delle trivelle) e l’Assemblea è stata convocata inutilmente per dare il tempo a questa maggioranza di ritrovare la sua unità momentanea e una quadra. La settimana scorsa – qui ci si dimentica di tutto – noi abbiamo atteso inutilmente questo decreto e poi siamo arrivati a lunedì. Già questo basterebbe per dire che nel provvedimento è stato infilato di tutto e che il decreto stesso è stato snaturato.

Oggi è stato sottolineato un profilo, con una pregiudiziale di incostituzionalità, e mentre siamo qui a discutere su tale profilo e su tale pregiudiziale, arrivano dei comunicati stampa molto chiari, in cui si dice – non siamo noi a dirlo qui – che c’è una preoccupazione da parte del Quirinale, che non firmerebbe un siffatto decreto, infarcito di troppe norme, che arriva in Aula con oltre 80 emendamenti da parte della maggioranza, che quindi continua a emendare se stessa rubando la scena alle opposizioni, che hanno il dovere di emendare i testi. Vi troverete allora a dover fare delle scelte e a dare delle priorità, perché se la quantità di norme non viene ridotta e da questo testo non vengono stralciate alcune di queste numerose norme, il decreto presenta i profili non solo della disomogeneità, ma anche della incostituzionalità.

Bisogna, quindi, che la maggioranza operi, ancora una volta, una scelta nel metodo e nel merito, perché mentre noi discutiamo di una pregiudiziale di incostituzionalità, che Fratelli d’Italia condivide, leggere questi comunicati significa che ben al di sopra di noi arrivano segnali chiarissimi su questo decreto omnibus con troppe norme. Dovrete quindi fare delle scelte, dovrete darvi delle priorità, perché in questo provvedimento si va dalle norme sulla xylella alle trivelle, dalla web tax alle farmacie, dagli NCC alla DURC, passando attraverso IRES, RC auto, etichette dei prodotti alimentari, concessioni autostradali e molto altro ancora. Non vorrei continuare, ma potrei. Vi dovete dare delle priorità e snellire il provvedimento, dare allo stesso maggiore omogeneità e soprattutto in questa scelta delle priorità, se volete che il decreto passi e venga firmato, dovete smetterla di inserire norme per rincorrere sostanzialmente alcune fette di elettorato, peraltro difforme all’interno della maggioranza. Date invece le priorità e le risposte che il Paese richiede. (Applausi dai Gruppi FdI e FI-BP).

Resoconto stenografico della seduta 84 del 28 gennaio 2019
[File pdf – 1 Mb]

Questa voce è stata pubblicata in Interventi in Aula Senato.