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rainews.it – Riapre il Sacrario di Rovereto. Rauti: “Venire qui un pellegrinaggio civile”

Dopo anni di restauro, riapre l’ossario di Rovereto, ultima sepoltura per 20 mila soldati italiani e austro-ungarici

Durante la Grande Guerra sul colle di Castel Dante si scontrarono e uccisero militari italiani e austro-ungarici.
Oggi, 110 anni dopo, il Sacrario militare di Rovereto riapre dopo lunghi restauri finanziati dal Ministero della Difesa. 
A celebrare l’evento le autorità civili e militari, e rappresentanti di Austria e Slovacchia. Su tutti a sventolare la bandiera Europea. Per il governo la Sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti.
“Penso che venire qui sia un pellegrinaggio anche civile, religioso per chi crede, civile per tutti. Significa rendere omaggio a chi si è sacrificato per un ideale superiore, non per se stesso ma per un concetto di patria”, spiega Rauti.
Nell’ossario le spoglie di 20 mila soldati, noti e ignoti: italiani , austriaci, ungheresi, slovacchi e cechi. Soldati che caddero giovanissimi in Trentino e sugli altri fronti italiani, e che ora giacciono assieme.
“Sono simbolo di memoria e riconciliazione, perché le ragioni della guerra vengano meno rispetto al valore delle vite e al sacrificio delle stesse
dice  la sindaca di Rovereto Giulia Robol.
“Nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra”, aggiunge Rauti citando Papa Pio XII.
Nei discorsi il riconoscimento dell’importante ruolo di Rovereto “Città della pace”. L’Ossario sarà aperto al pubblico dal martedì alla domenica, anche grazie all’Associazione nazionale alpini.

[Fonte: www.rainews.it]

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