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osservatorioartico.it – Osservatorio Artico all’Arctic Circle Assembly 2025

Osservatorio Artico partecipa all’Arctic Circle Assembly 2025 di Reykjavík con un panel dedicato al ruolo dell’Italia nell’Artico, in vista del Polar Dialogue di Roma 2026, primo forum dell’Arctic Circle ospitato nel nostro Paese.

L’Italia all’Arctic Circle Assembly

Questa settimana Osservatorio Artico sarà a Reykjavík per partecipare all’Arctic Circle Assembly 2025, il più importante forum internazionale dedicato al futuro della regione artica, che inizierà domani. Nel cuore dell’Harpa Concert Hall, sabato 18 ottobre, saremo protagonisti di un panel ufficiale intitolato “Heading to the Rome Forum 2026: Italy’s Role in the Changing Arctic”, dedicato al ruolo dell’Italia in un Artico in rapido mutamento.

L’incontro riunirà figure di primo piano del mondo scientifico, diplomatico e strategico. Giuliana Panieri, Direttrice dell’Istituto di Scienze Polari del CNR, porterà la prospettiva della ricerca scientifica come motore di cooperazione internazionale e strumento di stabilità in una regione sempre più esposta a tensioni geopolitiche. Agostino Pinna, Inviato speciale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per l’Artico, presenterà le linee della nuova Strategia Artica nazionale, sottolineando l’impegno dell’Italia nel rafforzare la propria presenza istituzionale nelle aree polari. Fabrizio Orengo, Direttore dell’Istituto Idrografico della Marina, illustrerà il contributo della Marina Militare nella mappatura e nella sicurezza delle acque artiche, testimoniando come la cooperazione scientifica e quella navale siano due facce della stessa presenza italiana nel Nord.

A completare il quadro con una presenza internazionale sarà Gunnar Rekvig, program director e ricercatore presso la Sasakawa Peace Foundation, offrirà un’analisi del “fattore asiatico” nelle relazioni polari, esplorando come attori non artici si stiano ritagliando spazi crescenti nel dialogo geopolitico del Nord.

A moderare sarà Marco Dordoni, contributor di Osservatorio Artico e dottorando all’Università per Stranieri di Perugia, che guiderà la discussione su come l’Italia possa coniugare la sua dimensione mediterranea con la crescente vocazione artica. Insieme a lui saranno presenti anche Marco Volpe, Enrico Peschiera e Tommaso Bontempi, impegnati a seguire i lavori dell’Assembly e a realizzare interviste e approfondimenti sul campo.

Il governo italiano a Reykjavik

Il Sottosegretario di Stato alla Difesa, la Senatrice Isabella Rauti, parteciperà da domani all’Arctic Circle Assembly. Rauti, che per la Difesa ha la delega all’ambiente Artico, Subartico e Antartide, guiderà la delegazione italiana, cui partecipano i Ministeri degli Esteri (MAECI), quello dell’Università (MUR), e il CNR.

Al “forum” sono attesi più di 2000 partecipanti provenienti da 60 Paesi che animeranno la “Davos dell’Artico”, che annualmente promuove la cooperazione scientifica, il confronto e l’interazione tra gli Stati artici e le comunità indigene sui temi di comune interesse.

Il Sottosegretario Rauti interverrà nella sessione plenaria della giornata conclusiva dei lavori, prevista nel pomeriggio del 18. L’evento precede l’appuntamento dell’ “Arctic Circle Forum – Polar Dialogue”, che per la prima volta si svolgerà in Italia, a Roma il 3 e 4 marzo prossimi.

Un forum globale per il dialogo polare

L’Arctic Circle Assembly rappresenta ogni anno il principale luogo d’incontro per governi, istituti di ricerca, organizzazioni internazionali e comunità indigene. Fondato nel 2013 dall’ex presidente islandese Ólafur Ragnar Grímsson, il forum è diventato un laboratorio globale di cooperazione e diplomazia polare.

Discutere del ruolo dell’Italia in questa cornice significa inserirsi in un dialogo strategico di scala mondiale, che anticipa il prossimo Polar Dialogue di Roma 2026, promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dal CNR. L’evento, previsto per marzo 2026, rappresenterà la prima volta in cui l’Italia ospiterà un forum dell’Arctic Circle, confermando la centralità crescente del nostro Paese nelle reti internazionali dedicate all’Artico e all’Antartide.

Per noi di Osservatorio Artico, essere tra gli organizzatori di un panel ufficiale a Reykjavík è un riconoscimento del lavoro svolto in questi anni per diffondere conoscenza, promuovere la ricerca e dare voce alle realtà italiane che operano nel Nord. Partecipare attivamente all’Arctic Circle Assembly significa consolidare il nostro ruolo di piattaforma editoriale e scientifica dedicata all’Artico, costruendo ponti tra informazione, diplomazia e cooperazione. Ed è con questo spirito che ci prepariamo a portare, anche a Roma, la voce di chi ogni giorno racconta e studia l’estremo Nord del mondo.

[Fonte: www.osservatorioartico.it]

Questa voce è stata pubblicata in Rassegna stampa, Rassegna stampa - Sottosegretario alla Difesa.