«Investire in difesa significa garantire la nostra libertà, la sicurezza nazionale e la competitività industriale. Non è solo aumento di spesa ma una scelta strategica e necessitata per una trasformazione profonda dello strumento militare». Così il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatrice Isabella Rauti, nel suo videomessaggio al seminario per la presentazione del paper “Consolidamento dell’industria della Difesa, la rotta per l’Europa” organizzato da Start Magazine.
Rauti ha sottolineato come «in una fase di instabilità pervasiva e di guerra ibrida» sia necessario rafforzare la capacità di difesa e deterrenza «al livello nazionale e internazionale, insieme agli alleati NATO e UE». Dopo decenni di pace, ha aggiunto, «viviamo tempi minacciosi che impongono investimenti nelle Forze Armate e nelle industrie del settore; i conflitti di oggi si combattono anche nello spazio cibernetico, subacqueo e cognitivo».
Il Sottosegretario ha richiamato l’attenzione sull’aumento costante delle minacce ibride e degli attacchi cyber contro infrastrutture critiche, evidenziando la necessità di un approccio integrato alla sicurezza perché «la deterrenza non è più solo una funzione militare ma un concetto multidimensionale che abbraccia le dimensioni tecnologica, economica e comunicativa», ha osservato.
Rauti ha fatto riferimento ai contenuti del “Libro Bianco” sulla Difesa ed al piano europeo Readiness 2030, nonché al nuovo fondo di finanziamento SAFE – Security Action for Europe, al quale l’Italia ha chiesto di accedere per circa 15 miliardi di euro. «Gli impegni per la difesa – ha proseguito il Sottosegretario – sono anche un programma di investimenti che genera un circolo economico virtuoso, un volano per innovazione, occupazione e crescita». «La Difesa – ha concluso – è parte integrante dello sviluppo del Paese e contribuisce a rafforzare identità, sicurezza e competitività del sistema Italia».
[Fonte: www.lavocedelpatriota.it]






























