Il Generale Luciano Portolano, Capo di Stato Maggiore della Difesa, parla di “un ambiente estremo ma che non è ne remoto e ne’ tantomeno marginale. Negli ultimi decenni la regione ha subito trasformazioni profonde riconducibili al surriscaldamento globale e ad altri fattori di carattere geopolitico. La geografia artica è più accessibile ma anche particolarmente appetibile e contesa. A quella estrema latitudine la Russia ha rafforzato la sua presenza militare, occupa il 52% delle coste artiche e dal 2007 Mosca investe nella militarizzazione dell’area. Sarebbe quindi un grave errore considerare l’Artico come una periferia perché che si tratta un crocevia strategico”, avverte. Infine, il Generale Antonio Conserva, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, ricorda che si tratta di “un ambiente estremo dove nulla può essere dato per scontato. C’è la necessità di avere un lungo raggio di azione con i nostri velivoli e i nostri droni per contribuire, con le altre componenti, a dare capacità di sorveglianza che è un elemento necessario per assicurare sia la difesa che la deterrenza. Siamo presenti e lo saremo perché da quell’area può arrivare una minaccia che ormai è multidimensionale”, conclude.
(ITALPRESS).
xb1/tvi/red
29-Ott-25 13:23
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