«Il Vertice è la più chiara testimonianza dell’importanza e dell’ampiezza della cooperazione fra Italia e Turchia a tutti i livelli». A dirlo il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti.
Perché?
«Sono stati affrontati diversi temi di grande importanza sul piano della collaborazione bilaterale e della sicurezza regionale e internazionale. Il rafforzamento del partenariato strategico, che si sostanzierà nella prossima conclusione di un Accordo Quadro nel settore della Difesa fra i due Paesi, sarà la cornice di un rapporto destinato a svilupparsi in tutti i campi, dalla stabilizzazione del Fianco Sud della Nato fino al Mediterraneo allargato. In tale contesto, è importante sottolineare che verrà approfondita la collaborazione esistente nelle principali aree di crisi».
A cosa si riferisce?
«All’intero quadrante dei Balcani (stabilità del Kosovo), al Nord Africa (stabilizzazione della Libia), fino al Medio Oriente (con una specifica attenzione alla crisi di Gaza), al Libano e alla Siria. Anche il Corno d’Africa rappresenta un’importante prospettiva di cooperazione. Questa verrà, poi, sviluppata in settori di comune interesse strategico, quali l’industria della difesa e, settori ad essa collegati, come la sicurezza, le tecnologie avanzate, l’intelligenza artificiale e la Cyber Security. In tale contesto spiccano le cooperazioni già avviate fra Leonardo e Baykar e le prospettive avanzate di un’acquisizione della Piaggio sempre da parte di Baykar».
Quali sono gli aspetti della cooperazione fra Italia e Turchia sui conflitti in Ucraina e la crisi a Gaza?
«Nel quadro del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina, Italia e Turchia hanno sostenuto senza riserve la resistenza dell’Ucraina all’aggressione della Russia, fornendo supporto sul piano umanitario e militare. L’Italia continuerà a sostenere un effettivo cessate il fuoco e l’avvio dei negoziati di pace che, auspicabilmente, dovrebbero portare alla stabilizzazione dell’intero Fianco Est della Nato. L’Italia ha anche manifestato la sua disponibilità a partecipare alle attività di sminamento del Mar Nero, assieme a Turchia, Romania e Bulgaria, nella prospettiva di contribuire alla normalizzazione della navigazione e dei collegamenti commerciali. Per quel che riguarda la crisi di Gaza, Italia e Turchia hanno ribadito il ripristino del cessate il fuoco come obiettivo prioritario per favorire la distensione nell’intera regione e l’avvio di un processo di pacificazione, da cui non si può più prescindere. Parallelamente, si lavora col massimo impegno per continuare a fornire gli aiuti umanitari a favore della popolazione. In tale contesto, è importante sottolineare che la Difesa italiana è già impegnata nell’addestramento delle Forze di Sicurezza palestinesi e per la sicurezza del valico di Rafah. Da parte italiana , infine, vi è la disponibilità a partecipare a iniziative di ricostruzione post-conflitto».
[Fonte: www.iltempo.it]